di Karin Čubej, Ginnasio Nova Gorica

17/03/2008 - 

Il confine cadrà.... E noi diventeremo subito migliori amici? Macché... Gli Sloveni e gli Italiani hanno un tale storia in comune che la nostra unificazione in un popolo europeo unito è in pochi giorni impossibile. Forse per noi giovani è un po' più facile, perché ciò che è successo nel passato non ci riguarda direttamente.

Fin da bambina ho ascoltato storie dei genitori e dei nonni su come gli Italiani li avevano trattati. Inconsciamente o no, hanno suscitato in me una certa riluttanza nei confronti degli Italiani, non potevo accettarli come persone uguali a me, come miei amici...
Poi però è capitato che andando in una scuola slovena oltre il confine ho aperto gli occhi. I giovani italiani sono proprio come me. Hanno gli stessi problemi, gli stessi desideri, le stesse soddisfazioni la stessa vita. Proprio come me si divertono e si incontrano con i coetanei. Soltanto la storia divide i nostri due popoli in due parti contrapposte.

Ho buttato via tutti i pregiudizi su di loro e li ho accettati... Ma hanno fatto così anche gli altri? La rete che segnava il confine non ci sarà più, ma nelle teste degli uomini rimarrà ancora a lungo una rete invisibile che dovremo eliminare noi come loro e dovremo imparare ad accoglierci l'un l'altro. E chissà di quante generazioni avrà bisogno questo processo.


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