In Nagorno Karabakh, a 17 anni dal cessate il fuoco, la pace sembra ancora lontana. Secondo un recente rapporto pubblicato dall'International Crisis Group, il rischio di una nuova guerra appare oggi più concreto mentre la diplomazia segna il passo. Leggi il nostro dossier con il punto di vista degli esperti della regione, quello di chi vive in Karabakh e le iniziative della società civile per costruire la pace tra Armenia e Azerbaijan

Il dibattito sul conflitto dalle aree interessate

Baku

Disinnescare il Karabakh

Andrea Rossini

L'International Crisis Group ha recentemente denunciato il rischio di un ritorno alla guerra in Nagorno Karabakh. Le reazioni in Azerbaijan, tra nuovi scenari internazionali e impossibile status quo: intervista a Leila Alieva, presidentessa del Centro per gli studi nazionali e internazionali di Baku

Yerevan

L'Armenia, tra Ankara e Baku

Andrea Rossini

Il dibattito in Armenia sui rischi di un nuovo conflitto con l'Azerbaijan. I fattori interni e lo scenario regionale, il processo diplomatico in corso con la Turchia. Intervista a Richard Giragosian

Stepanakert

Azerbaijan, la retorica militarista è diplomazia

Gegam Bagdasaryan Stepanakert

Secondo l'analista Gegam Bagdasaryan, "più si parla di guerra e meno la si fa". I frequenti riferimenti ad un intervento bellico dell'Azerbaijan in Nagorno Karabakh sarebbero a suo avviso mirati ad ottenere vantaggi nei negoziati. Ma continuano gli incidenti sulla linea di contatto e il pericolo di guerra rimane concreto

La diplomazia

Le speranze per una rapida evoluzione negoziale della crisi in Nagorno Karabakh svaniscono ad Astana. Nonostante una timida dichiarazione congiunta, salta tra accuse incrociate l'incontro finale tra i leader di Armenia e Azerbaijan. Le conseguenze nella regione, il dibattito in Armenia

La diplomazia russa riporta i leader di Armenia e Azerbaijan a dialogare sul Nagorno Karabakh. I timidi progressi sono però vanificati da rinnovate tensioni. La questione dell'aeroporto di Stepanakert

Approfondimenti

Baku

In Azerbaijan raddoppiano le spese militari

Shahin Abbasov Baku

In seguito ad un consistente aumento delle spese militari approvato dal parlamento di Baku, il bilancio del solo ministero della Difesa azero nel 2011 supererà l'intera spesa pubblica dell'Armenia, con cui l'Azerbaijan è in conflitto per il territorio del Nagorno Karabakh

Yerevan

Una base a Gyumri

Onnik Krikorian Yerevan

Le reazioni alla firma dell'accordo del 20 agosto scorso che estende la presenza militare russa in Armenia fino al 2044. Lo scenario interno e regionale, le prospettive per una soluzione duratura del conflitto in Nagorno Karabakh

Stepanakert

Volare in Karabakh

Gegam Bagdasaryan Stepanakert

L'unico aeroporto del Nagorno Karabakh dovrebbe riprendere il prossimo maggio i collegamenti con Yerevan. L'aeroporto, chiuso dai primi anni '90, era stato l'unico punto di contatto con il mondo esterno per gli abitanti della regione durante il conflitto con l'Azerbaijan

Mappe
Un rapporto dell'ICG

L'intensificarsi degli scontri sulla linea di contatto, la corsa agli armamenti e l'interrompersi, nella pratica, dei negoziati di pace, aumentano il rischio di un ritorno alla guerra in Nagorno-Karabakh. Il preoccupante rapporto dell'International Crisis Group

Prove di pace e società civile

In Georgia un centro per la pace tra Armenia e Azerbaijan

Onnik Krikorian Yerevan

L'iniziativa di un pacifista armeno per promuovere il dialogo con l'Azerbaijan, mentre l'International Crisis Group parla di rischi di una nuova guerra per il Nagorno Karabakh. La speranza di Tekalo, villaggio georgiano a pochi chilometri dal confine con i due Stati

La pace fra Armenia e Azerbaijan comincia a Tekali

Onnik Krikorian Tekalo, Yerevan

L'iniziativa di un pacifista armeno per trovare una soluzione al conflitto del Nagorno Karabakh partendo dal basso. A fronte dello stallo della diplomazia ufficiale, Georgi Vanyan ha riunito organizzazioni della società civile della regione in un piccolo villaggio georgiano, a pochi chilometri da Armenia e Azerbaijan, per sperimentare direttamente percorsi di pace e di diplomazia popolare. Il resoconto del nostro inviato