14 novembre 2009
Palazzo Chigi, foto di Zac mc

Si è tenuto a Roma il primo vertice intergovernativo tra Italia e Serbia, presenti il presidente serbo Tadić e il presidente del Consiglio Berlusconi, oltre a ministri, governatori di Regioni italiane ed Enti Locali. Firmati importanti protocolli di intesa, tra i quali quello di collaborazione siglato dal governatore della Regione Veneto, Giancarlo Galan e il premier serbo Mirko Cvetković

Fonte: Regione Veneto

Una visita di Stato svoltasi in un generale clima di amicizia e serenità: così potrebbe essere definito l'incontro tenutosi ieri nella splendida cornice di Palazzo Chigi che ha visto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il presidente della Repubblica di Serbia Boris Tadić suggellare attraverso la firma di accordi settoriali la storica amicizia tra i due paesi.
L'incontro di venerdì 13 novembre è stato il primo vertice intergovernativo tra Italia e Serbia, circostanza che ha aggiunto ulteriore valore a tale evento politico, emblema di relazioni secolari che vedono oggi compiere il 130º anniversario delle relazioni industriali tra Roma e Belgrado. Un'occasione politica per suggellare il tanto atteso partenariato strategico tra i due Paesi, che conferma la centralità della Serbia per la nostra politica estera nella stabilizzazione dell'area balcanica, nonché nella creazione di un «corridoio dell'est» politicamente, socialmente ed economicamente sicuro. L'auspicio che il processo di pacificazione interno e regionale, intrapreso dalla Repubblica Serba, possa continuare, anche attraverso il coinvolgimento di Paesi chiave, come ad esempio la vicina Bosnia, è stato più volte espresso da parte del Premier Berlusconi, che ha voluto rimarcare anche l'impegno politico e militare italiano per la creazione di un'area balcanica sicura.

Tra gli accordi sottoscritti ieri a Roma con la Serbia, in occasione della visita del presidente della Repubblica Boris Tadić insieme al primo ministro Mirko Cvetković, c’è anche quello bilaterale con il Veneto, firmato dal presidente della Regione Giancarlo Galan. La Serbia ha con il Veneto una tradizione di rapporti particolarmente forti e produttivi.

E’ stato istituito, tra l’altro, un Tavolo di collaborazione denominato “SerVeNet” (acronimo di Serbia Veneto Network) che ha portato negli ultimi cinque anni allo sviluppo di progetti comuni co-finanziati principalmente dalla Commissione europea, nell’ambito dei quali ci sono state anche due visite ufficiali, del presidente della Repubblica serba Boris Tadić a Venezia e di Galan a Belgrado. Dopo la firma ufficiale di oggi, il Presidente Tadić e Galan hanno avuto un incontro bilaterale per chiarire le priorità della collaborazione.

Si è parlato di ambiente, energie rinnovabili, sanità, impresa e PMI, progettazione europea. La Serbia infatti intende raggiungere prima possibile gli standard europei e alcune eccellenze del Veneto possono esserle di aiuto. Di recente il ministro per l’Ambiente serbo, Oliver Dulić, aveva manifestato interesse per la gestione dei sistemi di smaltimento rifiuti mentre la collega della sanità, Tomica Milosavljević, nel luglio scorso a Venezia durante i lavori della Summer School di San Servolo (evento organizzato ogni anno da Regione Veneto, Organizzazione Mondiale della Sanità ed Osservatorio europeo sistemi sanitari) aveva chiesto la collaborazione del Veneto in diverse aree quali i modelli organizzativi dei sistemi sanitari, il settore oncologico, sia nella parte di prevenzione che clinica, con particolare riferimento alla telemedicina.

A questo si aggiunge l’aumento costante dei rapporti economici tra i due Paesi che pongono l’Italia ed il Veneto tra i partner più importanti della Serbia. “Si tratta di accelerare e di beneficiare di una fase di transizione storica che vede la Serbia impegnata a raggiungere quegli standard che la porteranno presto all’adesione all’Unione europea. Le nostre imprese ne possono trarre vantaggio e le nostre comunità trovare motivi di rafforzamento delle già ottime relazioni di amicizia”, ha commentato al termine il presidente Galan.