29 dicembre 2006

Una mattinata di lavoro in consiglio regionale per discutere di solidarietà internazionale assieme a comuni, province e ong. E' avvenuto in Toscana lo scorso 18 dicembre. Una tappa importante per redarre il "piano regionale per la cooperazione 2007-2010"

Fonte: Regione Toscana
La cooperazione come strumento di prevenzione dei conflitti e di riconciliazione fra i popoli. E' stato questo il leit motiv della mattinata del 18 dicembre, che ha visto all'Auditorium del Consiglio Regionale la presenza della Viceministro agli Affari Esteri Patrizia Sentinelli e dell'assessore regionale Massimo Toschi e di una folta rappresentanza di Comuni, Province, associazioni e Ong, tutti impegnati nella cooperazione.

La mattinata di lavoro, intitolata "La Toscana per la cooperazione" è servita come una tappa di discussione della proposta di piano regionale per la cooperazione 2007-2010 che, secondo le previsioni, dovrebbe essere portata in approvazione alla fine di gennaio 2007. L'incontro si è aperto con l'intervento dell'assessore Toschi, che ha ribadito come la cooperazione, a tutti i livelli, "non è qualcosa di residuale, ma è uno strumento di grande politica, attraverso il quale l'Italia riacquista il suo ruolo di protagonista delle politiche per la pace, non solo nel Mediterraneo ma in tutto il mondo. In un'epoca nella quale - ha continuato Toschi - la guerra è la dominante culturale, l'alternativa è cooperare per ricomporre i rapporti e abbattere il grande muro che divide il Nord e il Sud del mondo e per valorizzare quella linea di impegno che vede protagoniste le società civili e che trova espressione nei Social Forum, da Porto Alegre a Nairobi, passando anche da Firenze e dai meeting di San Rossore. Una sfida - ha aggiunto ancora - che deve partire dai bisogni e che trova nei partenariati lo strumento per rendere permanenti i rapporti fra le istituzioni ad ogni livello, superando la frammentazione e la temporaneità degli interventi".

Toschi ha citato come esempi i partenariati che legano la nostra regione alla Palestina e Isarele, con i sindaci di Haifa e Nablus che verranno in Toscana a gennaio, o ancora il progetto Saving Children per la cura dei bambini palestinesi, il progetto SEENET che unisce la Toscana con l'area dei Balcani e ancora il partenariato avviato con il Burkina Faso per la produzione e vendita dei fagiolini. E si è rivolto alla Viceministro per sottolineare la necessità di un "salto di qualità" nella politica della cooperazione e per indicare la disponibilità della Toscana a fare la sua parte. Un invito accolto dalla Viceministro, che ha ribadito l'interesse del Ministero degli Affari Esteri a valorizzare il ruolo e il lavoro delle Regioni e degli Enti Locali e la sua disponibilità a partecipare ad ulteriori inziative sul tema. "Un ruolo, quello delle Regioni e degli enti locali - ha assicurato la Viceministro - che verrà valorizzato anche in termini legislativi nell'ambito della nuova legge delega che il Governo presenterà nei prossimi giorni e che sostituirà il vecchio testo della legge 49 risalente al 1987". In proposito

Sentinelli ha sottolineato la volontà del Governo di "ridare valore" alla cooperazione, sia da un punto di vista finanziario, sia da quello degli interventi che non devono diventare dei "progettifici", indicando nella creazione di una Agenzia che abbia il compito di scegliere i progetti più in sintonia con gli indirizzi adottati dal livello politico, e risponda poi delle scelte 'in completa trasparenza' e in un Fondo Unico gestito da un'unica responsabilità politica ("Ministero degli Esteri e Ministero dell'Economia devono ricongiungersi"), alcuni dei punti chiave del suo impegno. "La cooperazione - ha concluso la Viceministro - come parte integrante della politica estera, sulla base di quanto l'Italia ha già cominciato a fare in Libano e che dobbiamo fare altrove". E per terminare l'annuncio di due provvedimenti concreti. Il primo: "i fondi residui della cooperazione - ha detto il Viceministro - non vengono più incamerati dall'Erario, come stabilito dal precedente Governo, ma restano alla cooperazione. Il secondo: i fondi destinati alle "operazioni di pace" non sono più destinati soltanto alle missioni militari, ma sono destinati anche a interventi civili nell'ambito della cooperazione".

L'assessore Toschi ha concluso i lavori con l'impegno della Regione Toscana ad organizzare un'iniziativa di approfondimento per l'analisi del nuovo disegno di legge delega sulla cooperazione annunciata dalla Viceministro Sentinelli.