25 gennaio 2011
Tavolo con mosaico

L'Agenzia governativa spagnola per la Cooperazione internazionale ha riunito i 65 responsabili degli uffici tecnici, dei centri culturali e delle strutture di formazione coinvolte in attività di cooperazione decentrata, per stabilire direttrici comuni future. In chiusura, il segretario di Stato per la Cooperazione ha dichiarato che nel 2011 la percentuale del Pil per l’Aiuto pubblico allo sviluppo diminuirà

Fonte: Il Velino cooperazione

I 65 responsabili degli uffici dell’Agenzia spagnola per la Cooperazione internazionale (Aecid - Agencia Española de Cooperación Internacional para el Desarrollo) si sono riuniti nell’incontro annuale, il cui obiettivo era raggiungere un maggior impatto nei progetti di sviluppo in tutto il mondo. Hanno partecipato all’evento, svoltosi a Madrid, i vertici di 44 Uffici tecnici di cooperazione (Otc), di cui 15 centri culturali e di sei strutture per la formazione. La riunione è stata l’occasione anche per scambiarsi informazioni e idee e per identificare le priorità da affrontare quest’anno. Infine, si è lavorato per stabilire direttrici comuni di lavoro.

Hanno aperto i lavori il segretario di Stato spagnolo per la Cooperazione internazionale, Soraya Rodríguez, e il direttore dell’Aecid, Francisco Moza. La prima ha incentrato il suo intervento sull’importanza di rafforzare le azioni di cooperazione per dotarle di una maggiore efficacia e qualità dell’aiuto nei paesi in cui opera l’Agenzia.

Inoltre, Rodríguez ha annunciato che, a seguito della crisi finanziaria globale, la percentuale del Pil da destinare all’Aiuto pubblico allo sviluppo (Aps) nel 2011 diminuirà rispetto all’anno precedente. Secondo le previsioni, sarà infatti dello 0,4 del Pil contro lo 0,46 nel 2010. In tutto saranno destinati all’Aps quattro miliardi e 200 milioni di euro, di cui tre miliardi e 700 milioni gestiti direttamente dal governo e 870 milioni dall’Aecid. Da qui, l’esigenza di massimizzare l’efficacia e la qualità di ogni singolo intervento, evitando doppioni e sovrapposizioni che possano non far fruttare al massimo il denaro pubblico. Moza, invece, ha esortato i partecipanti a costruire un’agenda che possa contribuire a migliorare l’efficacia degli aiuti e a massimizzare i risultati dei progetti.