27 febbraio 2009

Il pianista Bojan Zulfikarpašić unisce la migliore tradizione jazz ai ritmi tradizionali balcanici. Sarà in scena a Monza su iniziativa dell'associazione culturale Musicamorfosi, con il contributo del Comune di Monza e della Provincia di Milano

Fonte: Musicamorfosi

Dopo i "Notturni" della scorsa estate, il ciclo di eventi musicali dedicati al sud-est Europa, e il Festival del cinema ex-jugoslavo dell'autunno scorso, l'associazione culturale milanese Musicamorfosi continua a dare visibilità all'universo artistico balcanico. Il 27 e 28 febbraio, infatti, la rassegna musicale "Lampi" ospita al Teatro Binario 7 di Monza Bojan Zulfikarpašić, estroso pianista serbo trapiantato in Francia, che unisce le intuizioni armoniche della tradizione jazzistica colta e il ritmo della musica balcanica in una miscela elegante e originale.

La sesta edizione di "Lampi", ideata da Saul Beretta e prodotta da Musicamorfosi, è promossa dal Comune di Monza Assessorato alla Cultura con il contributo dalla Provincia di Milano, Direzione Monza e Brianza.

Nato a Belgrado nel 1968, Bojan Z. comincia a studiare pianoforte all'età di cinque anni. "La musica è un'attività molto diffusa nel mio Paese... La mia famiglia, assieme ad amici, si riuniva per festeggiare e suonare fino a notte tarda. Io mi addormentavo con le canzoni del patrimonio musicale jugoslavo. Poi, attraverso l'insegnamento, ho scoperto Bach, Ravel e Debussy, grazie a un'amica ho scoperto i Beatles e grazie a mio padre la musica brasiliana. Io ripetevo i brani, provavo a trovare gli accordi giusti, e questo ha provocato una certa attitudine alla musica jazz".

Da adolescente continua gli studi al Conservatorio di Belgrado e si rivela una promessa del panorama musicale jugoslavo: nel 1989, riceve infatti il premio come "migliore giovane musicista jazz". Trasferitosi in seguito a Parigi, si inserisce nel contesto musicale francese tessendo collaborazioni con Henri Texier, Michel Portal e Julien Lourau.

Nel 1990 conquista il primo premio da solista al Concours de la Défense, mentre il 1993 segna l'inizio della sua collaborazione con l'etichetta Label Bleu con l'incisione dell'album di debutto del Bojan Z Quartet registrato durante un concerto a New York, seguito due anni più tardi da Yopla!, il suo secondo album inciso sempre in quartetto. Nel 1999 esce il progetto multietnico Koreni, che raccoglie otto musicisti d'origine diversa, mentre nel 2001 è la volta di Solobsession, che raccoglie apprezzamenti e consensi a livello internazionale: Bojan Z viene nominato "Chevalier de l'ordre des Arts et des Lettre" dal Ministero della Cultura Francese (2002) e riceve il Premio "Django Reinhardt" come musicista dell'anno dell'Accademia Francese del Jazz. Nel 2005 è insignito dello "European Jazz Prize" come Best European Jazz Artist. Il suo ultimo album Xenophonia, uscito nel 2006, ha vinto a Parigi il premio "Les victoires du jazz" come miglior album del 2007.