12 ottobre 2010

L’Italia possibile riferimento, per il Montenegro, sulla gestione integrata dei servizi sociali. A Trento, si è conclusa di recente un’intensa settimana di incontri e visite per 25 rappresentanti della società civile e delle autorità locali montenegrine, su iniziativa dell'Ong Cosv e in collaborazione con la trentina Con.Solida

Fonte: Il Velino cooperazione

 Si è tenuta a Trento la settimana di incontri tra Montenegro e Italia sulla gestione integrata dei servizi sociali, programmata all’interno di un più vasto progetto di sostegno alla società civile del Montenegro, finanziato dall’Unione europea e coordinato dal Cosv, la principale organizzazione non governativa italiana operante nel paese.

“Uno degli obiettivi strategici su cui si fonda il processo di riforme recentemente avviato in Montenegro è dato dal decentramento e dalla creazione di partenariati tra pubblico e privato - commenta a conclusione della visita Sanja Maslanjak, consulente per il ministero degli Interni e Pubblica amministrazione della Repubblica del Montenegro. L′analisi comparativa tra il sistema di Trento e quello montenegrino ci consentirà di avere una visione più ampia del modo di creare servizi di qualità, in grado di soddisfare i bisogni dei nostri cittadini, in particolare in relazione ai settori sanitario e dei servizi sociali”.

Una delegazione di 25 rappresentanti montenegrini, composta da esponenti della società civile e delle autorità locali, provenienti dalle municipalità di Niksic e Bijelo Polje, dal ministero del Lavoro e Affari sociali, da quello degli Interni e Pubblica amministrazione e rappresentanti delle organizzazioni non governative locali, ha incontrato gli esperti della Provincia e del Comune di Trento ma anche di “Con.Solida”, la più grande rete di imprese sociali del Trentino. Scopo della visita: approfondire la conoscenza e analizzare il funzionamento di una delle province europee più avanzate nella gestione dei servizi sociali.

“La nostra esperienza – sostiene Andrea Ferrandi di Con.Solida - ci insegna che solo attraverso una metodologia partecipativa nella costruzione delle politiche sociali e′ possibile determinare azioni di reale impatto sulla risposta ai bisogni in un quadro di sostenibilità economica. Bisogna inoltre sottolineare che da tale approccio deriva anche un altro vantaggio, quello di favorire la creazione di un contesto basato sull′inclusione e la coesione sociale”.

Con.Solida, all’interno del progetto, ha seguito nei giorni di permanenza della delegazione montenegrina la formazione teorica, le visite alle strutture della municipalità di Trento e ai servizi implementati sul territorio e manderà in autunno i propri esperti in Montenegro per una sessione formativa su budgeting, appalti pubblici e gestione dei fondi.

Il consorzio svedese Kfo, che raggruppa 2.500 cooperative, sarà invece coinvolto nell’elaborazione di politiche sociali e di pianificazione, per fornire ai montenegrini un modello di gestione tipico del Nord Europa e avere così una seconda prospettiva rispetto a quella ottenuta dopo la visita a Trento.