22 aprile 2010

Avvenute a Belgrado le premiazioni previste dal Programma "Shape" dedicato al miglioramento dell’integrazione sociale, economica e culturale dei giovani serbi. Dieci le proposte premiate, tra le oltre 350 pervenute da ragazzi di 56 associazioni della società civile

Fonte: Il Velino

Difesa dell’ambiente ed educazione ecologica, riscoperta della storia e cultura della propria città d’origine, corsi di “attivismo multimediale” e fotografia professionale, festival musicali, creazione di nuovi gruppi teatrali e musicali. Sono questi alcuni fra gli obiettivi dei progetti - sviluppati in completa autonomia da giovani serbi tra i 15 e 25 anni - che sono stati premiati a Belgrado dal ministro per la Gioventù e lo sport della Repubblica di Serbia, Snežana Samardžić-Marković; dall’ambasciatore d’Italia a Belgrado, Armando Varricchio; dal capo missione in Serbia dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), Gregoire Goodstein, e dalla direttrice dell’Unità tecnica locale (Utl) della Direzione Generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina a Belgrado, Anna Zambrano.

I progetti sono stati ideati nell’ambito del programma Shape (Strenghtening Serbia’s human capital through the active role of the young people), finanziato con 1,1 milioni di euro dalla Dgcs e sviluppato in Serbia dall’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) nel corso degli ultimi due anni.

Le premiazioni hanno concluso un percorso di selezione durato alcuni mesi, in cui sono state analizzate nel dettaglio le proposte di oltre 350 ragazzi, membri di 56 associazioni della società civile serba. Ai dieci programmi vincitori del concorso sono stati assegnati dei “mini-grants” – per un valore totale di circa 40 mila euro – che permetteranno la realizzazione pratica delle idee sviluppate dai ragazzi delle cittadine di Subotica, Nova Crnja, Zrenjanin, Sremska Mitrovica, Kragujevac, Svilajnac, Užice, Ivanjica, Pirot e Sokobanja. Idee nate senza interferenze esterne – come riporta il sito dell’Utl -, “perché solo i giovani stessi possono esattamente sapere di cosa hanno bisogno ed esprimere le proprie necessità”, ha spiegato il ministro Samardžić-Marković. La cerimonia è stata anche l’occasione per ribadire “l’impegno dell’Italia nell’investire nel futuro dei giovani della Serbia, in particolare per rafforzare la loro partecipazione nelle decisioni sui programmi di sviluppo a livello locale che li riguardano”, ha spiegato l’ambasciatore Armando Varricchio.

Il programma Shape, uno dei fiori all’occhiello degli interventi di cooperazione italiana in Serbia, “ha promosso il miglioramento dell’integrazione sociale, economica e culturale dei giovani serbi e contribuito all’efficacia dell’importante Strategia Nazionale per la Gioventù”, concepita dal governo serbo nel 2008, ha concluso l’ambasciatore d’Italia a Belgrado. I mini-grants del programma Shape permetteranno altresì di “rafforzare il rapporto tra i giovani vincitori e le loro comunità d’origine e il proprio senso di identità e appartenenza al territorio”, ha spiegato Gregoire Goodstein di Oim. “Grazie al fondamentale sostegno italiano – ha aggiunto Goodstein – Oim sta realizzando un programma di estrema importanza per fare della Serbia una società pienamente inclusiva, in cui i giovani possano esprimere il loro pieno potenziale in campo sociale, economico e culturale”.