30 novembre 2006

Consegnato, dal commissario europeo per le Politiche Regionali all'assessore per le Relazioni Internazionali e Comunitarie della Regione Friuli-Venezia Giulia, un riconoscimento per le attività di cooperazione transfrontaliera attuate con la Slovenia e la Regione istriana

Fonte: Regione Friuli Venezia-Giulia
Il commissario europeo per le Politiche Regionali, Danuta Hubner, ha consegnato lo scorso 24 novembre all'assessore regionale per le Relazioni Internazionali e Comunitarie, Franco Iacop, il riconoscimento rappresentato dalla "Sail of Papenburg'"a testimonianza del ruolo svolto dal Friuli Venezia Giulia nella cooperazione transfrontaliera.

Il premio, attribuito il 24 novembre a Pamplona, in Spagna, nel corso della seconda giornata di lavori dell' Assemblea delle Regioni europee di confine , di cui l'assessore Iacop è vicepresidente, viene a confermare l'impegno del Friuli Venezia Giulia nella collaborazione con i vicini partner internazionali, Slovenia ed Austria soprattutto, in particolare nel campo dell'istruzione, nell'attuazione dei programmi Interreg e per le azioni sostenute con la legge regionale n.6 del 1989 per favorire il processo di integrazione europea.

Iacop, anche a nome dell'Assemblea delle Regioni d'Europa/ARE presieduta da Riccardo Illy, ha poi partecipato assieme al commissario Hubner, al segretario di Stato tedesco ai Trasporti e alla Pianificazione Ulrich Kasparick ed al presidente della commissione Affari Costituzionali del Parlamento europeo, Elmar Bork, alla tavola rotonda sulla nuova Agenda Territoriale, cioè il documento destinato ad orientare le future politiche di sviluppo territoriale dell'Unione europea che sarà adottato dal Consiglio dei ministri Ue nel maggio del prossimo anno, nell'ambito del semestre di presidenza tedesca dell'Unione.

L'assessore, nel suo intervento, ha ribadito la centralità dei sistemi regionali nella definizione delle politiche territoriali comunitarie: una strategia comunitaria in questo campo, ha infatti affermato, non può prescindere da una forte valorizzazione delle peculiarità e delle opportunità offerte dalle aree regionali, 'motori' del processo di coesione europea in quanto soggetti vicini alle esigenze ed alle potenzialità delle collettività regionali e locali.