19 dicembre 2005

La Regione Abruzzo continua ad esportare know how e cultura per favorire la cooperazione e l'integrazione con i Paesi dell'altra sponda dell'Adriatico. Questa volta il settore interessato è la Sanità

Fonte: Regione Abruzzo
L'obiettivo è promuovere l'integrazione di tipo scientifico e tecnologico nei Balcani al fine di contrastare una vera emergenza di quei territori: l'infertilità di coppia. L'azione è contenuta nel progetto "Futuro Donna", rientrante nel programma comunitario di cooperazione transfrontaliero Interreg III A, di cui l'Abruzzo è capofila e coinvolge territori come Croazia, Serbia Montenegro, Bosnia Erzegovina ed Albania e nove partner, tra cui medici e professori, provenienti dai Paesi Balcanici. In questi giorni una delegazione di medici ed accademici guidati dall'Università dell'Aquila è a Fiume dove è in programma, tra le altre cose, un importante seminario sull'attuale argomento delle cellule staminali nella riproduzione.

"Futuro Donna" è promosso dalla Regione Abruzzo che, attraverso l'Università dell'Aquila, ha attivato una stretta collaborazione scientifica e un'avanzata relazione di ricerca con i partner scientifici; il progetto vede come soggetto attuatore la cattedra di Ginecologia Endocrinologica della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università dell'Aquila, guidata dal professore Giulio Mascaretti, che è anche coordinatore del progetto. L'assessore alla sanità, Bernardo Mazzocca, ha espresso "un ringraziamento e le congratulazioni alla Università dell'Aquila, al suo rettore, professor Ferdinando Di Orio e alla preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Maria Grazia Cifone, per questa attività di ricerca, formazione e cooperazione che dà lustro alla sanità abruzzese".

"L'iniziativa rientra in un'ampia politica regionale tesa alla cooperazione ed anche alla messa in campo di azioni umanitarie esplicitata anche con una recente delibera - ha detto ancora Mazzocca -.La Regione è molto attenta a questi progetti che vuole continuare a sostenere". Durante i lavori di Fiume sarà costituito anche il gruppo Adriatico di Ricerca e Sviluppo in Medicina della Riproduzione che cercherà tra le altre cose di istituire una vera a propria rete scientifica. La missione a Fiume rappresenta la terza tappa promossa nell'ambito di "Futuro Donna", dopo quelle dell'Aquila e Belgrado durante le quali sono stati molto produttivi gli incontri, vere e proprie full immersion, tra i partner stranieri e gli esperti italiani.

Molto qualificato il parterre di Fiume: tra gli altri relatori figurano la preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università dell'Aquila e il professore Luca Gianaroli, presidente della società italiana della riproduzione, un luminare nel campo della terapia della sterilità. "L'Università dell'Aquila esporta cultura nei Balcani - ha detto Mascaretti - ponendo la basi scientifiche e di ricerca per risolvere un primario e sentito problema nei Balcani come l'infertilità di coppia, attraverso la messa a disposizione di personale di altissimo livello scientifico che opera in un centro, come quello aquilano, all'avanguardia internazionale". Mascaretti ha spiegato che "il significato culturale è quello di creare una geografia nuova con il territorio regionale che si allarga con i paesi dell'Adriatico non solo italiani, ma anche dei Balcani per favorire l'integrazione di tipo scientifico e tecnologico". "E' importante cominciare a pensare - ha detto ancora - che siamo tutti in una grande regione con lo stesso konw how e conoscenze pratiche".Tra le azione del progetto, da citare la promozione di corsi, seminari e meeting per la discussione dei casi e per l'aggiornamento continuo del personale.