26 luglio 2007

Il Comune di Ravenna ha ufficialmente aderito al progetto 'Pearl.Eu', piattaforma di Interreg per migliorare le relazioni all'interno della cosiddetta Regione Adriatica. Coinvolti altri 7 comuni italiani e numerose municipalità oltre Adriatico

Fonte: Comune di Ravenna

Nella seduta di lunedì 16 luglio il consiglio comunale di Ravenna ha approvato l'adesione del Comune al progetto della Commissione Europea "Pearl.Eu - Platform Enhancing Adriatic Region Links in Europe" - finalizzato a migliorare le relazioni all'interno della regione Adriatica in Europa e di cui il Comune di Lecce è l'ente capofila.

Il Comune di Ravenna ne fa parte insieme con altri 7 comuni italiani, a cui si aggiungono altre municipalità dell'Albania, della Croazia, della Bosnia-Erzegovina, del Montenegro e della Serbia. Il finanziamento totale, a carico dell'Unione europea, è di 1.038.000 euro. Il progetto impegnerà tutti i partner per circa 18 mesi e si concluderà a Ravenna con un convegno finale il prossimo maggio 2008. Diversi i compiti assegnati al Comune di Ravenna, che avrà a disposizione un finanziamento di 56.000 euro per la realizzazione di alcune iniziative all'interno del progetto.

Obiettivo strategico del progetto è quello di costituire un gruppo di lavoro permanente tra enti locali italiani e balcanici e le Agenzie di Democrazia locale al fine di implementare concrete azioni di cooperazione territoriale europea. Specificatamente il progetto mira ad un rafforzamento delle competenze comuni nell'ambito dell'amministrazione pubblica sia in Italia che nei Balcani per una migliore conoscenza reciproca, lo scambio di buone pratiche e lo sviluppo di progettualità comuni tramite anche la qualificazione e formazione professionale per gli enti locali e la società civile dei paesi partner del progetto nella loro capacità di cooperazione transfrontaliera.

Il ruolo determinante che il Comune di Ravenna svolgerà nei prossimi mesi è dovuto anche all'importante riconoscimento avuto il mese scorso a Sarajevo dal Presidente delle Autorità locali e regionali del Consiglio d'Europa per il "suo ruolo in qualità di partner attivo nello sviluppo della democrazia locale in Europa ed il suo coinvolgimento nel programma delle Agenzie di Democrazia Locale (Alda) e la loro Associazione". Tale riconoscimento è la testimonianza concreta di impegno e attività costante svolta dall'Ufficio Politiche europee per contribuire all'avvicinamento dei cittadini con l'istituzione locale e l'Europa.

Al dibattito sono intervenuti alcuni consiglieri:
Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna): "Questo progetto - che ha il pregio non secondario di essere finanziato dall'Unione europea e quindi di non pesare sul bilancio comunale - ha come obiettivo il miglioramento delle relazioni tra le regioni adriatiche dell'Unione europea, al fine di sviluppare relazioni concrete di cooperazione territoriale e di favorire il senso di appartenenza all'Europa sia dei paesi che fanno già parte dell'Unione che di quelli che aspirano ad entrarvi. Non bisogna però dimenticare che non necessariamente le iniziative in programma faranno centrare tali obiettivi".

Ivano Artioli (Ulivo): "Questo progetto è stato ben discusso in commissione e ampiamente documentato. Avrà il nostro voto favorevole in quanto è sostenuto dalla volontà di unire competenze e culture diverse, nel senso che i temi di approfondimento riguardano la cooperazione, la formazione, l'acquisizione di un senso civico attraverso scambi di personale, di competenze e di esperienze amministrative che non sempre sono uguali. Siamo convinti che l'esito dell'attuazione del progetto sarà positivo".

Giancarlo Frassineti (Lista per Ravenna): "Ben venga questo progetto, di arricchimento per entrambe le sponde dell'Adriatico. Mi chiedo però cosa abbia portato altre realtà della costa adriatica italiana a non aderire".

Valentina Morigi (Rifondazione comunista): "Questo progetto non è l'unico che Ravenna ha in essere con i Balcani occidentali. Con esso non inizia e non si esaurisce nulla. Noi anzi ci auguriamo che possano proseguire progetti già in essere e che questo particolare progetto possa essere in futuro esteso agli enti locali macedoni".

Gianfranco Spadoni (Gianfranco Spadoni per Ravenna): "Colgo positivamente lo spirito di questo progetto volto ad instaurare buone prassi fra i vari soggetti promuovendo e valorizzando le singole relazioni culturali. Cooperazione e scambio sono fondamentali, così come ritengo di grande rilievo l'aspetto dello sviluppo. In questo senso l'Eurosportello della Camera di commercio avrebbe potuto rappresentare un valore aggiunto per tale progetto, così pure la Provincia per le competenze sulla formazione professionale meritava di essere coinvolta. Lo sono state, ad esempio, le Province di Bari e di Brindisi".

Si veda anche l'articolo "Brindisi: al via il progetto Pearl.Eu.".