22 maggio 2008

La cooperazione può essere motore dello sviluppo economico in Albania? Accademici a confronto su come migliorare la funzionalità dei mercati nelle economie in transizione, da oggi a Lecce

Fonte: Regione Puglia

Puglia e Albania fianco a fianco per affrontare il tema della cooperazione internazionale, dell'integrazione economica e sociale e dei sistemi produttivi pugliese ed albanese. Si inseriscono in questa ottica gli interventi dei docenti universitari coinvolti nel progetto "Aquifalc", che partecipano al Meeting CNR del Gruppo di Economia Internazionale e Sviluppo in programma tra oggi e domani a Lecce, presso la Sala Conferenze del Rettorato dell'Università del Salento.

L'incontro, organizzato dalla Fondazione Masi, dal Dipartimento di Scienze Economiche e Matematico-Statistiche dell'Università del Salento e dal Centro italo-albanese per la Ricerca Economica e Sociale, verterà sulle strategie di internazionalizzazione delle imprese e sulla competitività dei paesi sui mercati internazionali, con particolare attenzione alle economie in transizione.

Due sessioni saranno dedicate all'evoluzione micro e macroeconomica dell'economia albanese, oggetto dell'attività che i gruppi di ricerca tematici stanno svolgendo nell'ambito del progetto Interreg/Cards Italia-Albania "Aquifalc - L'aquila e il falcone volano insieme" e che prevede la collaborazione degli atenei pugliesi e dell'Università di Tirana.

"Rispetto ad altri paesi balcanici, l'Albania offre interessanti opportunità di investimento perché avviata verso una graduale stabilizzazione", rileva la Prof.ssa Porrini dell'Università del Salento, che a Lecce analizzerà come il sistema bancario albanese, opportunamente riformato, possa costituire un potenziale motore di sviluppo economico. Tra i fattori di crescita produttiva sono determinanti l'efficienza e i progressi tecnologici, a loro volta influenzati dalla qualità delle istituzioni, dalla liberalizzazione commerciale e dal capitale umano, come rilevato dalla ricerca della Prof.ssa Mastromarco dell'Università di Lecce. "Esiste una connessione diretta tra gli investimenti diretti stranieri da una lato e crescita economica ed esportazione dall'altro", osserva la Prof.ssa Stringa dell'Università di Tirana, che insieme alla Dr.ssa Shaini ha condotto uno studio sui fattori di attrazione economica in area balcanica. "Per questo motivo è importante convincere gli investitori stranieri che l'Albania può essere un buon investimento grazie ai vantaggi che il nostro paese offre, come il basso costo della manodopera e la disponibilità di forza lavoro qualificata e flessibile".

All'incontro, aperto a tutti coloro che si interessano di tematiche internazionali, parteciperà il Prof. Giovanni Ferri dell'Università di Bari, Direttore del Centro italo-albanese, nato proprio con l'intento di agevolare lo sviluppo e la crescita sinergica del sistema economico-sociale albanese e pugliese a partire dalla reale collaborazione tra le due sponde dell'Adriatico attuata in fase di analisi e studio.

Si veda il programma dettagliato nella sezione appuntamenti.

Per ulteriori informazioni sul progetto "Aquifalc":
Centro italo-albanese per la ricerca economica e sociale
Via Camillo Rosalba, 53 - 70124 Bari
tel. +39 080 5281411
fax +39 080 5049149
e-mail:mariangelacantoro@rialp.it
web: www.aquifalc.org