25 giugno 2007

Attraverso le immagini di un documentario, si apre uno scorcio sulla Sarajevo di oggi. Prima proiezione italiana il prossimo 6 luglio a Milano

Fonte: IPSIA

Cosa succede a Sarajevo dodici anni dopo l'assedio a Sarajevo? Come vivono oggi i suoi abitanti? Si è tentato di scoprirlo con il documentario-inchiesta "Primavere a Sarajevo - l'arte della rinascita", nato da un'idea di Pietro Baroni, diretto da Andrea Boretti e Daniel Tarozzi, scritto da Francesca Giomo. Il documentario, che verrà presentato ufficialmente quest'estate al Sarajevo film Festival, offre una finestra su un mondo che si sta ricostruendo, attraverso la ricerca di una identità multiculturale a cui si aspira ancora e che nasce e si trasforma grazie all'unione delle generazioni che si incontrano.

Sarajevo ne emerge come città effervescente, ricca di idee e di vita di giorno e di notte, popolata da nuove generazioni forti, che, tra alti e bassi, non si lasciano trascinare nella corrente dei ricordi. Una città che in mezzo a mille difficoltà ha una visione della vita matura e di cui ogni cittadino, nel bene o nel male, è amante appassionato. Responsabili e non dimentichi di ciò che è successo, gli abitanti di Sarajevo, nella loro straordinaria multietnicità (loro virtù e ossessione allo stesso tempo), hanno voglia di libertà, di divertirsi, di "ri - crearsi". E in questo processo di rinascita l'arte e tutte le sue molteplici espressioni sono al centro: musica, cinema, arte figurativa, scultura, progetti....Tra interviste, immagini e musica, tutto ci parla di "una grande forza creativa".

Il racconto si intesse sulle voci dei suoi abitanti e dai suoi artisti, e viene accompagnato dal filo conduttore delle musiche dei più importanti gruppi bosniaci. Sarajevo luogo d'incontro, i cui abitanti raccontano di come l'arte sia stata essenziale per sopravvivere in guerra e di come oggi continui ad essere fonte di vitalità e speranza. Vivere d'arte dunque.

Sognando e riuscendo ad avviare quello che è stato definito un "progetto di matti": costruire Arsi Aevi, il più importante museo di arte contemporanea del sud est europeo su progetto di Renzo Piano, per ospitare una preziosa collezione di arte contemporanea di respiro internazionale. Organizzando il Film Festival di Sarajevo, un evento cinematografico nazionale divenuto tra i più importanti appuntamenti dell'Europa orientale. Ideando il Kid's Festival, festival dedicato alle nuove generazioni, che in una settimana raccoglie a Sarajevo 30.000 bambini di tutta la Bosnia Erzegovina, con lo scopo di coinvolgerli attraverso workshop creativi, proiezioni di film, musica, iniziative e creare nuove frontiere di coesistenza pacifica.

Ed infine, percorrendo i luoghi della musica di Sarajevo. Attraverso le voci dei protagonisti, che parlano dei loro successi, delle loro aspirazioni, di ciò che significa "fare musica" in un contesto come quello in cui vivono e della forza unificatrice che la musica da sempre rappresenta.

Venerdì 6 luglio, la prima proiezione italiana: presso il Teatro Blu di Via Cagliero 26 a Milano, con inizio alle ore 21.30. Un documentario in lingua italiana e inglese, che gli autori rendono disponibile alle associazioni e ai gruppi che vogliano utilizzarlo per serate a tema e incontri di sensibilizzazione.

Si veda il promo sul sito Videonauta, portale dedicato ai prodotti video di Terranauta - FN Editrice, produttore del film documentario.

Per richiedere copie del documentario rivolgersi a:
Pietro Baroni
tel.: 349 66 19 273
e-mail:pietro.baroni@fastwebnet.it