1 agosto 2007

La Regione Piemonte si impegnerà a sostegno dei bambini di strada nella città romena di Baia Mare. Questo il risultato della convenzione siglata lo scorso 18 luglio tra l'assessore regionale al Welfare e Lavoro e i rappresentati dell'A.R.A.I. e dell'associazione "La nostra via"

Fonte: Regione Piemonte

La convenzione operativa con l'associazione "La Nostra Via" per l'avvio di un progetto (già approvato dalla Giunta regionale in accordo con l'ufficio Affari internazionali e Comunitari), di sostegno ai minori in difficoltà nella città Baia Mare, è stata firmata lo scorso 18 luglio presso il palazzo della Regione.

L'intesa è stata siglata dall'assessore regionale al Welfare e Lavoro, Teresa Angela Migliasso, da Anna Maria Colella, direttore dell'Agenzia regionale per le adozioni internazionali (A.R.A.I. ) e dal presidente dell'associazione, Laura Fasciani.

"Pur non essendo la Romania un paese in cui l'A.R.A.I. opera nell'ambito delle adozioni internazionali, in quanto non permette attualmente l'adozione di minori rumeni da parte di coppie straniere, la Regione ha ritenuto comunque necessario appoggiare alcuni interventi di sostegno ai bambini di questa città, che vivono gravi situazioni di abbandono" ha precisato l'assessore Migliasso.

Baia Mare, che si trova nel nord-est della Romania, quasi al confine con l'Ucraina e conta circa 250.000 abitanti, presenta infatti un altissimo tasso di disoccupazione ed un tessuto sociale estremamente disgregato. In quest'area sono numerosi i bambini che vivono in strada in condizioni di salute e alimentazione estremamente precari e il tasso di mortalità è molto elevato. L'associazione "La Nostra Via ", che fa capo ai padri Somaschi (Fundatia Padri Somaschi), opera a Baia Mare dal 1997.

La Regione, attraverso l'Agenzia, offrirà supporto alle attività di un centro polivalente che cerca di dare risposte concrete ai bisogni dei minori a rischio. Con questo progetto l'Agenzia si propone di: sostenere la creazione di una rete con le Autorità e le Istituzioni locali che si occupano di minori favorendo la sostenibilità e la continuità nel tempo delle azioni; favorire attività di formazione professionale, svolta da esperti del settore italiani, per gli operatori privati e pubblici che si occupano della presa in carico dei bambini privi dell'adeguato nucleo famigliare e di svolgere parallelamente il lavoro con le famiglie d'origine; sostenere il centro di prima accoglienza con iniziative di alfabetizzazione per i minori.