12 giugno 2009

Con il sostegno italiano è stato di recente definito in Kosovo il Piano nazionale della disabilità 2009-20011, documento nato dalla condivisione tra istituzioni locali, società civile, organizzazioni internazionali e Unione europea

Fonte: Il Velino

La Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina, in risposta a una richiesta del governo del Kosovo, ha sostenuto l'ufficio del "Buon governo, diritti Umani e pari opportunità" del primo ministro, Hashim Thaci, a compilare il Piano nazionale della disabilità 2009-2011, tramite un programma di assistenza tecnica del valore di 150 mila euro.

La redazione del Piano deriva da un processo che si è aperto nel settembre del 2008 e si è concluso il 29 aprile 2009 con l'approvazione ufficiale del governo di Pristina (decisione 2/62, 29 aprile 2009). L'iniziativa è nata da un documento concordato e condiviso con tutte le istituzioni locali, la società civile del Kosovo, le organizzazioni internazionali e l'Unione europea. L'ampia partecipazione ha bilanciato i requisiti e i vincoli delle istituzioni pubbliche con i bisogni differenziati delle persone con disabilità e il programma è stato considerato da tutti gli attori coinvolti di grande interesse per l'approccio che si è focalizzato sulle persone e non sulla disabilità delle persone stesse. La Cooperazione italiana ha supportato le attività di gruppi di lavoro tematici e ha provveduto all'assistenza tecnica coinvolgendo con sette esperti.

Si sono svolti un totale di 36 gruppi di lavoro, sei per ogni settore (educazione, salute, protezione sociale, lavoro, accessibilità e database), che si sono incontrati non solo a Pristina ma anche in diversi comuni (Prizren, Peja, Gjilan, Mitrovica, Gjakova). Grazie alla diversificazione geografica delle riunioni vi hanno potuto partecipare rappresentanti delle istituzioni locali e persone con disabilità e le loro famiglie. I lavori sono stati seguiti da oltre 20 associazioni della società civile che rappresentano persone disabili; cinque organizzazioni internazionali (Unicef, Oms, Ilo, Onhchr, Osce, Banca Mondiale, Undp, Unifem e Un Habitat), rappresentanti del Consiglio d'Europa, della Commissione europea e del governo finlandese. Inoltre, sono stati coinvolti i rappresentanti di sette ministeri kosovari (Comunità e ritorno, Governo locale, Servizi pubblici, Cultura, Welfare e lavoro, Ambiente, Trasporti e Telecomunicazioni) e l'Agenzia statistica nazionale.

Il piano è stato presentato nel corso della conferenza internazionale organizzata dalla Cooperazione italiana in collaborazione con l'ufficio del Primo ministro del Kosovo lo scorso 23 maggio nelle sale del Grand Hotel di Pristina. L'incontro è stato aperto dagli interventi del premier, Hashim Thaci e dell'ambasciatore italiano, Michael L. Giffoni. Hanno partecipato alla fase di apertura anche un rappresentante della Coalizione delle associazioni kosovare per le persone con disabilità e un rappresentante della Commissione europea. La seconda parte della conferenza è stata dedicata a ripercorrere le tappe del lavoro condotto per la stesura e l'approvazione del Piano ed è stata l'occasione per avviare la discussione sulle prospettive della sua applicazione. Sono intervenuti il direttore dell'Office of good governance e dei consulenti esterni italiani della Dgcs che hanno collaborato alla stesura dell'iniziativa .

Tra gli eventi finalizzati alla divulgazione del Piano sulla disabilità particolarmente significativa la mostra fotografica "Here we are! Equal opportunities for all", presso il Teatro Nazionale. L'iniziativa raccoglie le immagini delle persone disabili nella loro vita quotidiana, ne mette in luce le potenzialità, la concreta possibilità di essere autonomi e di costruirsi un futuro indipendente. La Cooperazione italiana, peraltro, ha sostenuto la stampa del Piano nazionale, pubblicato in braille, su un cd-audio e su un dvd con il linguaggio dei segni. In questo modo l'iniziativa sarà accessibile a tutti. Per la Dgcs sia il Kosovo sia l'inclusione sociale sono prioritari, in base alle linee guida e indirizzi di programmazione per il triennio 2009-2011. Il primo, insieme alla Macedonia e alla Bosnia Erzegovina "poiché le crisi interetniche irrisolte continuano a determinare squilibri anche sul piano economico e sociale".

Per quanto riguarda i diversamente abili e l'inclusione sociale, infine, si legge nel documento che "in ottemperanza alla Convenzione di New York sui diritti delle persone con disabilità del 13 dicembre 2006, la Cooperazione italiana promuoverà iniziative che si ispirano in particolare al principio dell'inclusione sociale e all'approccio alla riabilitazione su base comunitaria. Il finanziamento di programmi in tema di legislazione sociale sulla disabilità continuerà a costituire un settore prioritario di intervento, garantendo continuità all'impegno italiano degli ultimi anni".