23 giugno 2008

Prosegue con la recente missione il progetto di cooperazione transfrontaliera 'Marcbal', dedicato alla costruzione di relazioni nel settore zootecnico tra Regione Marche e paesi del sud est Europa

Fonte: Regione Marche

"L'incontro tra Regione Marche, Regione Abruzzo, Università Politecnica delle Marche, Università di Teramo, Università di Udine, Associazione Euromediterranea e Università Agricola di Sarajevo, tenuto nei giorni scorsi in Bosnia Erzegovina, ha segnato una tappa fondamentale nel trasferimento e nello sviluppo di reti di know-how tra le due sponde dell'Adriatico. Un ulteriore passo importante per l'affermazione del 'made in Marche' in Bosnia e per il consolidamento dei rapporti tra le comunità adriatiche, che hanno nel progetto di euroregione adriatica il loro punto qualificante e di sintesi".

Paolo Petrini, vicepresidente della Giunta regionale e assessore con delega all'Agricoltura della Regione Marche, commenta così l'incontro tra allevatori e tecnici del settore zootecnico marchigiano e bosniaco sulla diffusione di buone prassi nell'allevamento bovino. La missione in Bosnia Erzegovina, nell'ambito del progetto europeo Marcbal, ha permesso agli operatori coinvolti di conoscere, attraverso visite in allevamenti bovini locali, le singole realtà zootecniche cogliendone i punti di debolezza, legati principalmente agli ingenti danni procurati dalla guerra, ma soprattutto quelli di forza che ne permetteranno il rilancio economico e sociale.

Il territorio del Cantone di Una Sana, scelto come area di indagine, si è infatti dimostrato dal punto di vista climatico e fisico particolarmente adatto all'introduzione della razza marchigiana che sta riscuotendo, in virtù delle proprie caratteristiche produttive e riproduttive, il favore degli allevatori della Bosnia Erzegovina. "Adattabile, rustica e dalle produzioni di ottima qualità" conclude Petrini - la razza marchigiana si conferma ambasciatrice della qualità 'made in Marche', conquistando, dopo il successo in America latina, anche i Balcani. Un modello da esportare e un'opportunità` per le imprese marchigiane di sviluppo e rafforzamento della propria presenza in questi territori".