6 novembre 2008

Una richiesta corale al presidente del Consiglio Berlusconi, a firma di ONG, centri di ricerca, fondazioni, sindacati e singoli rappresentanti del mondo della cultura, affinché si scongiuri il taglio dei fondi per l'Aiuto allo sviluppo

Fonte: Il Velino

Con una lettera unitaria al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi tutti gli attori della cooperazione italiana lanciato un appello al capo del governo perché vengano "scongiurati i pesanti tagli all'Aiuto allo sviluppo (Aps) previsti dalla legge finanziaria". Insieme alle ong, alle fondazioni, ai centri studi, ai sindacati e ad alcune agenzie delle Nazioni Unite, hanno "prestato" il proprio nome attori e cantanti, tra cui Lorenzo Cherubini (Jovanotti), Bono Vox degli U2, Bob Geldof, Miguel Bosé, Scarlett Johansson, Antonello Venditti, Paola Turci, Annie Lennox insieme a tanti altri volti più o meno noti.

Nella lettera i promotori chedono che il nostro paese non si nasconda dietro all'attuale crisi finanziaria per giustificare i tagli alla cooperazione: "paesi come Francia, Spagna e Germania non stanno riducendo i fondi per lo sviluppo, come invece fa l'Italia". Fin da questa estate il governo ha approvato "tagli drastici" alle iniziative del ministero degli Esteri per la cooperazione italiana allo sviluppo, per un ammontare di 170 milioni di euro all'anno. La Finanziaria presentata in Parlamento e in discussione attualmente in commissione Bilancio a Montecitorio prevede inoltre, per il solo 2009, ulteriori tagli che causerebbero una riduzione complessiva delle risorse di circa 400 milioni di euro. "Se confermati - si legge nella lettera -, questi numeri porterebbero l'Italia all'ultimo posto in Europa per l'Aiuto pubblico allo sviluppo dei paesi più poveri del mondo".

"Il contributo della cooperazione italiana è fondamentale - si legge ancora nel messaggio inviato a Berlusconi - sia alla politica estera del nostro paese sia allo sviluppo economico generale. Alla vigilia di importanti appuntamenti internazionali che vedranno l'Italia protagonista, primo fra tutti la Presidenza italiana del G8 2009 - conclude la lettera -, l'Italia non può permettersi di perdere credibilità. Per questo chiediamo al presidente del Consiglio Berlusconi di mantenere gli impegni presi in ambito internazionale, affinché il nostro paese possa realmente competere con i grandi paesi membri del Forum G8". Ancora giovedì il segretario generale dell'OCSE, Angela Gurria, ed il presidente del Comitato per l'aiuto allo sviluppo dell'OCSE (DAC), Eckhard Deutscher, hanno rilanciato un appello ai principali paesi donatori perché rispettino gli impegni sottoscritti in favore dei Paesi in via di sviluppo a prescindere dalla crisi finanziaria che ha colpito il pianeta.

In una lettera ai capi di Stato e di governo dei paesi membri del Dac, l'OCSE invita queste nazioni a un impegno di aiuto che confermi le promesse di aiuti esistenti ed evitare tagli nel bilancio per l'Aiuto allo sviluppo. "Se non agiamo ora in modo decisivo, potremmo non essere in grado di prevenire una crisi finanziaria generata dalla mancanza degli aiuti", hanno sottolineato Gurria e Deutscher.