12 luglio 2011

La Società alpinisti tridentini (SAT), nel contesto del programma SeeNet II, mette a disposizione la sua esperienza per la valorizzazione della sentieristica sulle montagne della regione di Peja/Peć. Tra il 25 e il 27 giugno scorsi si è svolta una missione di monitoraggio in Kosovo, per la realizzazione di diversi chilometri di percorsi sportivi e naturalistici

Fonte: Il Trentino con i Balcani

Durante i giorni 25 -27 giugno, l'esperto di sentieristica della Società Alpinisti Trentini (SAT), Franco Gioppi, ha fatto visita alla Val Rugova (Peja/Peć) e in particolare al "Green Path - Sentiero verde". La visita è stata organizzata all'interno di SeeNet II, il programma triennale che mira al sostegno dello sviluppo locale nei Balcani attraverso la promozione delle piccole imprese, la valorizzazione del turismo, il sostegno alla agricoltura e la protezione del patrimonio culturale, che coinvolge sei regioni italiane, la Provincia Autonoma di Trento e 47 municipalità balcaniche.

In questo contesto, Franco Gioppi è stato coinvolto nel monitoraggio della realizzazione di diversi chilometri - nel complesso più di 120 - di percorsi sportivi e naturalistici che collegheranno i villaggi di montagna, i picchi della catena delle Prokletije - Montagne Maledette, le vallate e le gole del fiume Lumi e Bardh.

All'interno del programma SeeNet II, la municipalità di Peja/Peć, insieme ai partner locali Rugova Experience, Marigmat e Pejes, ERA e Comitato Servizi di Cooperazione con i Balcani, ha deciso di concentrare il proprio intervento sulla creazione di una zona turistica ecologico-rurale attorno a 4 tipici villaggi di montagna nella zona della Val Rugova, inseriti in un contesto naturale ed unico: Drelaj, Reka Allages, Malaj e Pepaj.

La proposta che si intende preparare per i turisti sarebbe costituita da visite ai villaggi e possibilità di realizzare diverse attività sportive (escursionismo, arrampicata, scialpinismo, ciaspole, arrampicata su ghiaccio in autonomia o in compagnia delle guide alpine locali), culturali (visite ai monasteri e musei) e didattiche (passeggiate nella natura in compagnia degli accompagnatori di territorio).

Il coinvolgimento della SAT è molto importante per le giovani guide kosovare, che potranno così contare sulla centenaria esperienza degli alpinisti trentini, seguirne i suggerimenti e scambiare nuove idee. La collaborazione con la SAT non è una novità per il sistema di cooperazione trentino nei Balcani. Già negli anni scorsi, a partire dal 2004 sono state attivate iniziative di incontro e scambio di buone pratiche che hanno prodotto la formazione di alcune guide locali, l'apertura e manutenzione di alcuni sentieri di montagna e la traduzione del manuale di sentieristica S.A.T. in serbocroato ed in albanese.

L'Associazione Progetto Prijedor, il Tavolo Trentino con Kraljevo ed il Tavolo Trentino con il Kosovo sono tre realtà non profit che promuovono attività di cooperazione decentrata con la regione balcanica. Queste tre esperienze di cooperazione di comunità fra il Trentino e l’area dei Balcani sono intense, di lunga durata e hanno costruito molto sia nei territori dove intervengono sia nella realtà trentina.

Si tratta di esperienze innovative e riconosciute anche a livello nazionale e internazionale, che a partire da interventi di aiuto umanitario negli anni '90 si sono evolute in relazioni stabili e continuative fra reti trentine e le tre aree balcaniche. Molti sono i Comuni, le associazioni, le istituzioni e i gruppi di volontari trentini coinvolti nei tre percorsi di cooperazione, con il supporto importante della Provincia. Insieme realizzano interventi con partner locali nei campi dell'assistenza sociale,dei giovani, dello sviluppo locale. Una specifica attenzione è dedicata alla dimensione dell’elaborazione del conflitto, importante in paesi usciti dalle guerre degli anni '90.