20 aprile 2006

Il nuovo programma Adriatico-IPA, precedentemente denominato Interreg III A, sarà guidato dalla Regione Abruzzo. Nella stesura del nuovo programma di cooperazione per il periodo 2007-2013 sono coinvolte le sette regioni adriatiche italiane e quattro paesi adriatico orientali - Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia Montenegro ed Albania

Fonte: Regione Abruzzo
Il nuovo programma Adriatico-IPA, precedentemente denominato Interreg III A, potrà contare su uno stanziamento complessivo pari a 250 milioni di euro a fronte dei 150 ottenuti con il settennio concluso. Le risorse saranno destinate al sostegno della cooperazione economica, culturale, ambientale e infrastrutturale.

Non sono ancora definiti gli assi e le misure ma sono certi i tempi per la presentazione del piano di attività: a settembre il documento dovrà essere inoltrato alla Commissione europea, mentre per inizio gennaio 2007 è prevista l'approvazione definitiva. Questa mattina all'Aquila, nella sede del segretariato tecnico del programma Interreg IIIA (locali di Collemaggio), le tredici regioni partner (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise, Puglia, Veneto, Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Serbia, Montenegro e Abruzzo nel suo ruolo di autorità di gestione), i rappresentanti dei ministeri dell'Economia e degli Esteri, coordinati dal presidente Del Turco e dall'autorità di gestione, Giovanna Andreola, hanno avviato la discusione sulle linee guida della nuova pianificazione.

Deciso a fare del programma di cooperazione "un'idea di successo", il presidente della Giunta regionale, Ottaviano Del Turco, secondo cui "nell'Adriatico possono convergere non solo i traffici commerciali europei ma anche quelli di tutti i paesi che dal canale di Suez sono immediatamente collegati con il Mediterraneo". Nell'introdurre i lavori, il Presidente ha anche spiegato che sono due le ragioni per le quali il programma di cooperazione Adriatico-IPA assume "importanza fondamentale. "Vi è un carattere storico e uno politico-istituzionale". "L'Adriatico - ha evidenziato - è stato da sempre luogo di riferimento degli scambi internazionali verso tutte le regioni del Mediterraneo". Mentre il tema "della vocazione e della collocazione", introduce per il Presidente il profilo politico: "Tutto l'Adriatico si candidi ad essere vettore degli scambi internazionali - ha auspicato con decisione. Ora che non c'è più il tintinnio delle baionette ci vuole l'azione convinta dei governi e delle regioni che devono impegnarsi affinché la centralità dell'Adritico diventi un'idea si successo". Del Turco ha poi ricordato che per l'Abruzzo, investire nello sviluppo dell'area marittima "è già l'idea forte, l'idea sulla quale l'Esecutivo è e sarà impegnato per i prossimi cinque anni". In merito ha ricordato l'avvio "di un sistema di rapporti tra le regioni per il decollo della intermodalità".