23 luglio 2007

Lo scorso 6 luglio a Venezia si è discusso del nuovo Programma Operativo transfrontaliero Italia-Slovenia 2007-2013. Coinvolte Veneto, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia per lo sviluppo del territorio frontaliero

fonte: Regione Veneto

"Tra le iniziative transfrontaliere, il Veneto e la Slovenia hanno già positivamente partecipato negli ultimi dieci anni ai Programmi Interreg e per il periodo 2000-2006 l'UE ha approvato 112 progetti bilaterali, 61 dei quali sono già conclusi e 51 ancora in fase di realizzazione. Questo ci ha consentito di utilizzare interamente le risorse comunitarie e nazionali disponibili che dovevano essere impiegate entro il 2006 e spese fino al 2008". Lo ha ricordato l'assessore regionale alle politiche per l'economia e lo sviluppo, Fabio Gava, intervenendo al convegno su "Programma Operativo di Cooperazione Transfrontaliera Italia - Slovenia 2007 - 2013", tenutosi a Venezia lo scorso 6 luglio e al quale hanno preso parte, come relatori, anche Adriano Rasi Caldogno, segretario generale della Programmazione della Regione del Veneto, Giada Gamba della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia e Tatjana Rener dell'Ufficio governativo GOSP della Slovenia.

"In questo periodo - ha aggiunto l'assessore regionale - siamo impegnati in un doppio binario: la conclusione dei quadri finanziari vigenti e la predisposizione dei nuovi documenti di programmazione, sia dell'obiettivo 2, sia degli obiettivi 3 relativi alle diverse frontiere del Veneto. La Commissione Europea ha ampliato notevolmente l'area di cooperazione veneta con la Repubblica di Slovenia che, da Venezia, si estende all'intera provincia di Rovigo, di Padova e in parte a quella di Treviso, riconoscendo così la frontalierità a quei territori che, pur divisi dal mare, non distino fra loro più di 150 km, coinvolgendo anche le province di Rimini e Ferrara a completamento dell'intero arco adriatico". "Siamo di fronte, dunque, a una nuova sfida per la nostra Regione - ha concluso Gava - per riuscire a far nascere nuovi progetti con un territorio più vasto e condividere obiettivi e assi prioritari con molti partner di programma. Una specifica task force è stata costituita dai rappresentanti delle Regioni, dello Stato Italiano e Sloveno per la formulazione del programma operativo e definire la struttura organizzativa, che prevede la Regione Friuli-Venezia Giulia quale autorità unica di gestione".

Il Programma Operativo, che avrà una dotazione finanziaria complessiva di 253 milioni di euro, è legato al raggiungimento degli obiettivi di Lisbona verso l'innovazione, lo sviluppo sostenibile, l'accessibilità, le società dell'informazione e della conoscenza. In particolare la collaborazione tra le Regioni Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna e la Slovenia dovrà favorire, con sempre maggiore impegno, lo sviluppo del territorio frontaliero per la creazione di un'identità comunitaria condivisa. I settori interessati saranno quelli dei trasporti, dell'ambiente, del turismo, dell'agricoltura, della collaborazione tra PMI e della cultura.