12 aprile 2013
Mano nella mano, foto di Guido Andolfato - www.flickr.com

Uno scambio tra il Liceo Classico di Cividale del Friuli e il III Liceo classico di Belgrado è diventato confronto e dialogo fra ragazzi di due paesi che hanno molti punti in comune. E' nato un gemellaggio che si è trasformato in ponte di amicizia

Riceviamo e volentieri pubblichiamo - articolo di Alessandro Gugliemotti

Nell'immaginario comune la Serbia non occupa un posto di rilievo, anzi, per molte persone questo paese è un luogo lontanissimo di cui si hanno poche conoscenze, spesso deformate dal luogo comune che avvolge i Balcani o dai residui della propaganda di qualche anno fa.

Eppure un gruppo di ragazzi del Liceo Classico “Paolo Diacono” di Cividale del Friuli, ha effettuato al posto della classica gita scolastica nelle più "gettonate" città italiane o estere uno scambio-gemellaggio con il III Liceo di Belgrado (liceo bilingue serbo-italiano).

Il tutto è nato da un servizio televisivo messo in onda nel corso della puntata del 29 aprile 2012 dalla trasmissione televisiva EstOvest di RAI 3 che ci ha permesso di scoprire che a Belgrado c'è un Liceo Classico Statale in cui si studia l'italiano.

Le interviste agli allievi e agli insegnanti hanno messo in luce lo spiccato interesse di questi ragazzi per la lingua italiana e il grande desiderio dei giovani di questo paese di fare parte di una comunità più grande di quella nazionale e di essere anche loro cittadini europei. Dopo una lunga serie di contatti, finalmente lo scambio si è concretizzato con l'arrivo a Cividale nel mese dello scorso febbraio di 12 ragazzi serbi e due insegnanti accompagnatori e, pochi giorni fa, con il viaggio in Serbia di un gruppo di studenti italiani e relativi docenti-accompagnatori.

Fitto il programma delle giornate trascorse insieme: attività scolastiche in comune per perfezionare l'uso della lingua italiana, presentazioni dei rispettivi territori di appartenenza, lezioni in classe, visite ad alcuni luoghi di particolare interesse storico-artistico e paesaggistico e, soprattutto, molte occasioni di dialogo e confronto, resi più agevoli dall'ospitalità presso le famiglie in cui i ragazzi hanno soggiornato.

Un progetto sostenuto dall'apparato organizzativo e logistico del Convitto Nazionale "Paolo Diacono" e dal III Liceo di Belgrado, in collaborazione con alcuni docenti di Italiano dell'Università della capitale serba. Nei mesi precedenti gli studenti friulani hanno preparato questo scambio approfondendo, con la collaborazione di un dottorando presso l'Università di Napoli, alcuni aspetti della storia e della cultura dei Balcani; uno studente del Conservatorio di Trieste, appassionato di musica balcanica, accompagnato dalla fisarmonica ha illustrato i caratteri salienti della musica popolare di quell'area; la visita alla comunità serbo-ortodossa di Trieste ha permesso di scoprire relazioni inaspettate e di lungo corso fra la nostra Regione e quel paese; infine l'esposizione di una mostra sul grande attore jugoslavo Bekim Fehmiu, l'interprete della famosa Odissea televisiva, ha messo in evidenza anche alcune contraddizioni di quelle terre.

Un'esperienza positiva che ha il merito di aver aperto un canale di confronto e dialogo fra ragazzi di due paesi che hanno più punti in comune di quanto generalmente si pensi: un gemellaggio che ha anche consentito di costruire un ponte di amicizia che ci auguriamo possa proseguire in futuro. Un risultato che appaga gli sforzi di tutte le persone che hanno sostenuto questo progetto.