21 giugno 2010

L'inclusione sociale dei giovani che escono dagli istituti in cui sono cresciuti, è lo scopo principale del nuovo progetto avviato in questi giorni in Moldavia e Ucraina. Il progetto triennale sarà realizzato dall'Ong italiana A.I.B.I., con la partecipazione di numerosi partner locali

Fonte: A.I.B.I. - Amici dei Bambini

In concomitanza con il primo incontro transnazionale dell’equipe di ricercatori di Ucraina e Moldova coinvolti nel progetto di AiBi – Amici dei Bambini cofinanziato dall’Unione Europea “Empowering NSAs and LAs in Moldova and Ukraine to promote social inclusion of young care leavers”, si sono svolti lo scorso 7 Giugno a Chişinău la conferenza stampa di presentazione del progetto e l'avvio dei lavori.

L’evento, che si è svolto presso lo spazio di Info Prim-Neo, è stato condotto dallo staff di Amici dei Bambini Moldova e dai partner locali di progetto, rappresentanti del mondo accademico, delle istituzioni e delle associazioni della società civile, alla presenza degli ospiti ucraini, dello staff internazionale di ricerca e di cinque canali mediatici, i cui rappresentanti si sono rilevati molto interessati al tema partecipando attivamente ponendo molte domande.

La durata prevista del progetto èdi 36 mesi, cui obiettivo principale sarà quello di promuovere l'inclusione sociale dei giovani care-leavers (deistituzionalizzati) della Repubblica Moldova e Ucraina, attraverso un partenariato pubblico-privato. In tal modo, l'attuazione del progetto sarà effettuato attraverso il coinvolgimento di partners moldavi (Direzione Municipale per la Protezione dei Diritti del Minore di Chişinău, Il Dipartimento di Sociologia e dell'Assistenza Sociale presso l'Università di Stato della Moldova, Il Centro per lo Sviluppo delle Risorse nel campo della Protezione del Minore e della Famiglia, Il Centro di Consulenza in Affari e l'Associazione cristiana di carità "Betania"), nonché dei partners ucraini (La Lega delle Famiglie Affidatarie, Il Centro regionale servizi sociali per le famiglie, minori e giovani di Kiev e il Centro Internazionale per i diritti delle Donne "La Strada - Ucraina").

L'idea di tale progetto è nata in seguito all'identificazione di problemi incontrati da parte dei care-leavers, e per via della mancanza di programmi sociali necessari per il sostegno di questa categoria di giovani, nonché in seguito all'insufficiente collaborazione tra le autorità pubbliche e la società civile riguardo alla modalità con la quale viene affrontato questo gruppo a rischio. In questo contesto, le attività del progetto si riferiscono alle seguenti categorie di destinatari di Moldova e Ucraina: giovani care-leavers, professionisti (assistenti sociali, psicologi, avvocati, ecc.) coinvolti in attività con dei minori istituzionalizzati e giovani care-leavers, famiglie affidatarie disponibili ad ospitare questi ragazzi, associazioni pubbliche di promozione sociale e autorità pubbliche locali che forniscono dei servizi sociali, le università, i rappresentanti dei ministeri di profilo responsabili per l'elaborazione di politiche in materia di protezione sociale, dell'educazione e della gioventù.

Il progetto triennale prevede un finanziamento totale di 870.000 Euro e si articola in quattro fasi di attuazione, di cui la prima dedicata alla ricerca, la seconda alla formazione e al mutuo scambio, la terza all’erogazione di servizi e una ultima fase che prevede attività di advocacy. I risultati principali che si propone di raggiungere sono:

- conoscenze importante circa le difficoltà rincontrate dai giovani care-leavers; sui servizi di supporto disponibili per questi giovani esistenti a livello locale; sui servizi che devono essere sviluppati dalle ONG e autorità locali di ciascun paese;

- il miglioramento delle capacità operative delle Ong e delle autorità locali; l'attuazione da parte delle Ong e delle autorità locali di servizi efficaci di sostegno per 600 care-leavers;

- l'aumento del ruolo delle Ong e delle autorità locali nel processo decisionale a livello locale e nazionale, che influenzerà il destino di questi giovani.

Attualmente sono in corso d’opera le attività previste dalla pima fase di progetto, che si svilupperà in questa prima annualità, attraverso una prima raccolta dati e analisi di contesto che sara’ elaborata attraverso la stesura di un concept note e un’analisi qualitativa effettuata attraverso interviste e focus group, che saranno rielaborate ed interpretate durante la stesura di un Report Nazionale per i paesi coinvolti. Questi Report si andranno ad integrare all’individuazione delle buone prassi di un paese terzo, condotta da un ricercatore internazionale, per definire un documento finale di analisi transnazionale, da cui Ai.Bi sara in grado di ottenere linee guida valide per i paesi coinvolti.

Lo staff nazionale e internazionale di ricerca lavoreranno di concerto per la successiva stesura e pubblicazione di uno strumento di valutazione dei servizi indirizzati ai care leaver, che verrà diffuso durante seminari nazionali, applicato ai contesti locali per poi essere ulteriormente, valutato e perfezionato.

Ai.Bi. nel mondo è presente in 25 paesi, con sedi operative in Europa dell’Est, Americhe, Africa e Asia. L'Ong italiana lavora per offrire una famiglia ad ogni bambino, per chi è già diventato grande e non ha piu’ possibilità di rientrare in famiglia biologica o di essere accolto attraverso l’adozione nazionale o internazionale, AiBi promuove atività che hanno l’obiettivo di accompagnare degli adolescenti e dei giovani abbandonati per l’inserimento sociale.