21 maggio 2007

La Provincia di Gorizia dal 2006 promuove e coordina interventi che favoriscano l'educazione alla pace e al dialogo nell'area di Mitrovica in Kosovo. Il prossimo 30 maggio un convegno su questi temi

Fonte: Assessorato agli affari internazionali e alla pace - Provincia di Gorizia

La Provincia di Gorizia, da sempre crocevia di lingue e nazionalità diverse che tuttora convivono sul suo territorio, ha conosciuto nel secolo scorso tutte le tragedie dei conflitti etnici e ideologici: due guerre mondiali, l'oppressione del ventennio fascista, il confine che ha diviso un territorio da sempre unito. Affinché tutto ciò non si ripeta, abbiamo intrapreso un percorso diverso, fondato sul dialogo, sulla convivenza, su politiche di collaborazione transfrontaliera sostenute da un forte spirito europeista.

Nel 1993 si è dichiarata "Provincia per la Pace" con l'adesione al Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace, per affermare la volontà di promuovere e diffondere una rinnovata cultura di pace, contro ogni forma di violenza e di intolleranza. Da qui nasce, nel 2004, l'interesse per l'esperienza progettuale "Dialoghi di Pace" fino a diventare nel 2006 l'ente promotore e coordinatore degli interventi proposti nella città di Mitrovica in Kosovo.

Il progetto, realizzato in collaborazione con l'Associazione per la Pace, co-finaiziato dalla Regione Friuli-Venezia Giulia, dalla Provincia di Venezia e dal Comune di Padova, è finalizzato a favorire l'educazione alla pace e al dialogo come strumento di trasformazione costruttiva dei conflitti: una pace da costruire dal basso, in cui i protagonisti siano i cittadini di tutte le comunità presenti nell'area.

Educare al dialogo in un territorio, come il Kosovo, con una condizione socio-politica ancora estremamente instabile, si è dimostrato un compito molto arduo, ma è evidente il bisogno della popolazione di garantirsi un futuro più sereno e sicuro, che consenta la convivenza delle diverse etnie.

"Kosovo: una pace possiblie?", convegno che si tiene a Gorizia il prossimo 30 maggio, è l'occasione per approfondire il ruolo della cooperazione decentrata come costruzione di una rete che sia da concreto supporto alla rinascita di queste realtà e per riflettere sugli scenari politici che si prospettano. Uno degli obiettivi è anche la ricerca di nuove vie per intervenire prima, durante e dopo i conflitti. Pensiamo ai Corpi Civili di Pace, che andrebbero ad affiancare l'azione della società civile e quella della cooperazione internazionale. Un invito per ritrovarci insieme per pensare ad un'alternativa di pace per l'Europa di domani.

Per il programma dettagliato della giornata di lavoro e le modalità di iscrizione, si veda nella sezione appuntamenti .