13 aprile 2010

Un documento redatto da Link 2007 a contributo del dibattito parlamentare in corso nell'ambito dell'intergruppo 'Obiettivi per il Millennio'. Si chiede il deciso impegno a riformare il settore e si propongono alcune soluzioni immediate

Fonte: Link 2007

Una fotografia accurata delle difficoltà della cooperazione italiana allo sviluppo quella contenuta nella nota di LINK 2007 – network che riunisce 10 tra le maggiori ONG Italiane – che ha così voluto portare il suo contributo al dibattito parlamentare in corso all’interno dell’Intergruppo per gli Obiettivi del Millennio, che porterà a fine mese ad un rapporto complessivo sull’impegno italiano alla lotta alla povertà.

I temi affrontati nel testo 'Dare respiro alla cooperazione allo sviluppo dell'Italia' si possono riassumere in alcuni punti chiave legati a problematiche che la cooperazione italiana vive da lungo tempo. Secondo LINK 2007 sono tre i fattori che impediscono alla nostra cooperazione di essere all’altezza del ruolo internazionale del nostro paese: una endemica mancanza di fondi per la cooperazione – che quest’anno si è attestata allo 0.13% del PIL a fronte di un obiettivo europeo nel 2010 dello 0.51%; la debolezza strutturale della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo (DGCS) – ormai abbandonata a sè stessa senza processi di rinnovamento interno e senza possibilita di ampliare il suo esiguo personale; l’incoerenza delle scelte politiche e la molteplicita degli attori istituzionali che operano nel settore della cooperazione – solo il ministero dell’Economia gestisce oggi l’85% dei fondi per la cooperazione mentre la Protezione Civile si è vista subappaltare ‘de facto’ la risposta alle emergenze internazionali.

Una situazione estremamente difficile che – secondo il presidente di LINK 2007, Arturo Alberti – mette a serio rischio la stessa credibilità del paese di proporsi come un partner affidabile a livello globale.

Per invertire questa tendenza LINK 2007 nella nota indirizzata ai Parlamentari ha individuato una serie di soluzioni temporanee ed immediatamente applicabili, in attesa della complessiva riforma della Legge 49/1987 che resta l’obiettivo principale delle Organizzazioni non governative.

In particolare, si considera indispensabile rafforzare il coordinamento interno del ‘sistema Italia’ di cooperazione allo sviluppo attraverso l’attribuzione di deleghe chiare e trasparenti alle diverse istituzioni, e con un maggiore coinvolgimento delle organizzazioni private, ONG in primis, e degli Enti Locali sulla base del rispetto reciproco e del principio di sussidiarietà.

In secondo luogo LINK 2007 ha voluto riaffermare l’esigenza di rafforzare la DGCS attraverso i necessari ampliamenti di personale e l’alleggerimento delle procedure bruocratiche interne; infine, in attesa della complessiva riforma della legge 49/87, si considera utile ripristinare una serie di strumenti, come il comitato consultivo o i progetti cosiddetti ‘affidati’ che, seppure facevano parte dell’impianto legislativo originario non trovano applicazione ormai da molti anni.

Si tratta di interventi semplici ed applicabili che consentirebbero alla nostra cooperazione di tirare un sospiro e di incrementare l’efficacia e l’efficienza degli interventi all’estero. Proprio per discutere e mettere a sistema le diverse proposte LINK 2007 nella nota ha voluto rilanciare l’esigenza di convocare una Conferenza Nazionale sulla Cooperazione allo Sviluppo che non viene riunita ormai dal 1985.

"E' l’ultima occasione per l’Italia se vogliamo riallinearci ai nostri partner europei in un settore strategico come la Cooperazione allo Sviluppo", conclude Alberti.

Le ONG che fanno parte di LINK 2007: AVIS, CESVI, CISP, COOPI, COSV, Medici con l'Africa, CUAMM, GVC, ICU, INTERSOS, LVIA

Per informazioni sulle attività di Link 2007:

Paola Amicucci

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