7 aprile 2010

Si sono svolti a Srebrenica tre giorni di iniziative culturali e momenti di dibattito. Presentati in questa occasione alcuni progetti di cooperazione, conclusi o in avvio, dedicati alla rivitalizzazione del territorio

Fonte: Cooperazione Italiana allo Sviluppo in Bosnia Erzegovina

Lo scorso 23 marzo a Srebrenica si sono aperti tre giorni ricchi di eventi in occasione della chiusura dei due progetti che si sono concentrati nella regione Birač, finanziati dal ministero degli Affari Esteri e gestiti direttamente dall’Ambasciata d’Italia a Sarajevo/Ufficio della Cooperazione Italiana allo Sviluppo. Il giorno stesso, presso la "Velika sala" (Grande sala) del Centro culturale di Srebrenica, si è svolta la conferenza finale del progetto “Azioni pilota per lo sviluppo rurale integrato e la rivitalizzazione del territorio in Bosnia Erzegovina".

Questo progetto annuale ha previsto essenzialmente attività formative e di capacity building delle istituzioni locali sul tema dello sviluppo rurale integrato, protezione dell’ambiente e del turismo sostenibile, nonchè forme di sostegno a piccole associazioni locali per la produzione e promozione di prodotti dell’agricoltura e per attività di tutela ambientale e promozione del turismo rurale.

L’evento finale si è aperto con i saluti delle autorità, l’Ambasciatore italiano Raimondo De Cardona, l’esperta del Settore Agricoltura e Sviluppo Rurale del MOFTER (ministero del Commercio estero e delle Relazioni economiche) Suada Hadžić, il responsabile per i rapporti con le Organizzazioni Internazionali del ministero per l'Agricoltura, le Foreste e le Risorse Idriche della Republika Srpska Radenko Jeftić, il sindaco di Srebrenica Osman Suljić, il sindaco di Bratunac Nedeljko Mlađenović e il direttore della Cooperazione Italiana Silvano Tabbò.

E’ proseguito poi con la presentazione dei principali risultati del progetto con la moderazione della coordinatrice del progetto Stefania Fantuz: i piani di sviluppo rurale della municipalità di Srebrenica e Bratunac, realizzati dalla Facoltà di Agraria di Sarajevo; il virtual tour per la valorizzazione del potenziale turistico dell’area, presentato dall’ITC CNR (Istituto per le Tecnologie delle Costruzioni del Consiglio Nazionale delle Ricerche); l’esperienza pilota di turismo rurale avviata dall’Organizzazione Turistica di Srebrenica; il sostegno e supporto dato alle associazioni di produttori delle municipalità di Bratunac e Srebrenica con la collaborazione dell’Agenzia Regionale di Assistenza Tecnica di Bratunac.

Prodotti tipici locali - da www.utlsarajevo.org

A corollario dell’evento si sono potuti degustare prodotti tipici cucinati dalle donne locali ed apprezzare l’esposizione di oggetti di artigianato realizzati dai beneficiari del progetto e presentazione dei manuali redatti con la collaborazione dei partner.

Per quanto riguarda invece il progetto a gestione diretta “Progetto pilota a sostegno della comunicazione per lo sviluppo sociale e culturale”, coordinato da Roberta Biagiarelli, si sono inaugurati i tre giorni di Tempus Argenti, evento con iniziative che hanno previsto laboratori del gusto con i presidi Slow Food della Bosnia Erzegovina, Suoni e voci dalla città, con esibizioni di musicisti locali, spettacoli di burattini per bambini, un dj set presso il Centro Giovanile, il concerto della cantante di sevdah Amira Medunjanin e lo spettacolo teatrale “Ay, Carmela!”.

L’obiettivo del Progetto Comunicazione è stato quello di dare vita ad interventi nel settore della cultura e della comunicazione per lo sviluppo attraverso corsi di formazione, di informazione, di produzione culturale e artistica per stimolare meccanismi volti a promuovere l’integrazione interetnica ed il dialogo interculturale, aumentando e migliorando l’offerta di formazione destinata alle istituzioni locali, agli enti pubblici e alle associazioni della società civile impegnate nel settore socio-culturale ed educativo.

A Srebrenica, grazie a questo progetto, è stato anche ristrutturato il Centro culturale cittadino, riabilitando la parte del palcoscenico e spazi comuni. La grande Sala teatrale del Centro (450 posti a sedere) ha così potuto tornare ad accogliere una stagione di spettacoli teatrali (interrottasi dal 1988) e realizzata con la collaborazione dell’International Mess Festival di Sarajevo.