22 settembre 2009

Grazie a fondi europei del programma Cards, che ha visto il coinvolgimento di enti dell'Abruzzo e del Molise, è migliorata la qualità dei prodotti alimentari croati ora con maggior possibilità di esportazione

Fonte: Il Velino cooperazione

In Croazia è aumentata la sicurezza alimentare grazie al progetto twinning a valere sui fondi europei del programma "Cards 2004" del valore di 1,5 miliardi di euro. All'iniziativa hanno collaborato l'istituto zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e Molise "G. Caporale" insieme all'istituto austriaco "AMA Agrarmarkt". Lo scopo del progetto Cards 2004 è l'incremento della presenza dei prodotti croati nei mercati internazionali e il miglioramento qualitativo dei prodotti alimentari.

L'Unione europea accompagna la Croazia nel suo percorso di sviluppo politico ed economico dal 1991. Nel 2001 Zagabria ha firmato lo "Stabilisation and association agreement", con il quale si è impegnata a completare, durante un periodo di transizione, l'associazione formale alla Ue. Tale associazione ha un forte valore politico: si basa sulla graduale implementazione di un'area di libero commercio e di riforme finalizzate all'adozione degli standard comunitari. Da parte sua la Commissione europea, attraverso il programma Cards, ha allocato a favore del paese balcanico occidentale un fondo di 189 milioni di euro per il periodo 2000-2004. Gli obiettivi principali del sostegno comunitario agli sforzi della Croazia per integrarsi nella Ue sono il sostegno delle riforme strutturali, economiche e democratiche; l'avvicinamento dello stato agli standard e ai principi europei, attraverso il Processo di stabilizzazione e associazione e la promozione della riconciliazione etnica e del ritorno di rifugiati e profughi.

Dal giugno 2004, la Croazia ha ufficialmente ricevuto dall'Unione europea lo status di Paese candidato all'ingresso nell'Ue. Tale cambiamento ha delle conseguenze sul tipo di assistenza finanziaria che la Croazia riceverà nei prossimi anni, infatti nell'ambito dello strumento per le politiche strutturali di preadesione (Ispa) sono stati assegnati al Paese 25 e 35 milioni di euro, rispettivamente per gli anni 2005 e 2006. Inoltre, nell'autunno 2004 sono stati sottoscritti accordi-quadro che hanno permesso ai Balcani Occidentali di partecipare a numerosi programmi comunitari. L'intesa è entrata in vigore nella primavera 2005. A partire da quel momento i singoli Paesi hanno potuto decidere a quali programmi partecipare e quindi negoziare con la Commissione le modalità pratiche di tale partecipazione. L'Italia, inoltre, si è impegnata in numerose attività di cooperazione bilaterale con la Croazia sin dalla sua nascita, volte sia a sostenere lo sviluppo della società civile che ad agevolare la crescita economica.

La direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina dopo il conflitto nell'area si è impegnata in iniziative di ricostruzione - in particolare nella Slavonia Orientale - con progetti nei settori socio-sanitario, della ricostruzione di immobili e del ripristino di strutture essenziali. In Slavonia orientale è tutt'ora in corso un vasto programma di collaborazione cofinanziato dalla Dgcs e dalla Regione Friuli- Venezia Giulia. Esso mira a realizzare attività di assistenza tecnica per il consolidamento istituzionale delle autorità locali, di sviluppo di attività sociali dirette in particolare alle fasce più vulnerabili della popolazione, di sviluppo della piccola e media impresa e del settore agricolo, fornendo altresì un contributo al ristabilimento di condizioni di convivenza favorevoli tra le varie componenti della popolazione. A queste iniziative si aggiungono - tra gli altri -, gli interventi volti a finanziare i programmi di sminamento.