24 febbraio 2009

Si inaugura a Belgrado una mostra di mosaici restaurati grazie ad un progetto finanziato dalla Cooperazione Italiana allo Sviluppo. Il prossimo passo, la creazione in loco di un istituto nazionale per il restauro

Fonte: Il Velino

È stata inaugurata al Museo nazionale di Belgrado la mostra "I mosaici di Gamzigrad", che durerà fino al 1° marzo 2009. L'iniziativa è uno dei risultati del "Corso di aggiornamento sul restauro dei mosaici antichi staccati", progetto finanziato interamente dalla Cooperazione italiana allo sviluppo con la supervisione dell'ambasciata d'Italia in Serbia, in collaborazione con il Museo nazionale di Belgrado e il ministero della Cultura di Serbia.

Scopo del progetto, realizzato con la supervisione di qualificati esperti italiani dell'Istituto Superiore della Conservazione e Restauro (ISCR), è stata l'organizzazione di un corso per tecnici serbi, ai quali è stato affidato il restauro di due mosaici provenienti dagli scavi della Felix Romuliana custoditi presso il Museo nazionale di Zajecar, risalenti al periodo tra la fine del terzo e l'inizio del quarto secolo dopo Cristo: il Labirinto, scoperto nel 1957, e il Dioniso in festa, scavato nel 1969, entrambi appartenenti al complesso residenziale fatto costruire dall'imperatore Gaio Galerio Valerio Massimiano. I lavori, durati tre mesi, hanno consentito di riportare all'antico splendore i due mosaici. I corsi si sono articolati in due settimane di lezioni teoriche tenute da Simona Rinaldi e Paolo Pastorelli e dieci settimane di pratica di restauro sui mosaici di Romuliana sotto la direzione di Carlo Usai e Massimo Ragno.

Il progetto è parte di un programma più ampio dal titolo "Rafforzamento e ammodernamento del laboratorio specialistico di restauro del Museo nazionale di Belgrado", diviso in due parti: la prima parte (nel 2006) ha portato alla restaurazione de "La Sacra Conversazione" di Palma il Vecchio (1523), opera conservata al Palazzo Reale di Belgrado. La seconda, invece (svoltasi tra settembre e dicembre 2008), ha portato alla restaurazione dei due mosaici della Romuliana. Il finanziamento complessivo in questo periodo è stato di 349 mila euro ed sono in corso di approvazione ulteriori fondi (tre milioni di euro), destinati alla creazione di un istituto nazionale per il restauro serbo.

All'inaugurazione della mostra erano presenti il nostro ambasciatore in Serbia, Alessandro Merola; la direttrice della Cooperazione italiana in Serbia, Anna Zambrano; il ministro della Cultura serbo, Nebojsa Bradic; la direttrice del Museo nazionale di Belgrado, Tatjana Cvjeticanin, e il responsabile del progetto, il professor Alessandro Bianchi. "Riteniamo che la cultura sia un veicolo fondamentale - ha spiegato l'architetto Anna Zambrano -, di riconoscimento reciproco delle proprie radici per poter condividere con gli altri popoli una storia fatta di differenze ma anche di molti punti comuni".

"Con un piccolo progetto dal punto di vista del finanziamento - ha aggiunto l'ambasciatore Merola -, siamo riusciti ad avere un grosso risultato dal punto di vista dello scambio del know how in un campo in cui l'Italia eccelle. Il nostro obiettivo è quello di arrivare al finanziamento per la creazione di un Istituto nazionale per il Restauro con l'assistenza del nostro Istituto superiore per la conservazione e il restauro".