30 marzo 2010

Il comitato Direzionale per la cooperazione allo sviluppo del ministro degli Esteri ha approvato lo scorso 15 marzo le nuove linee guida dedicate alla cooperazione decentrata. Il precedente testo risaliva al 2000

Fonte: Il Velino

Dopo dieci anni l’Italia ha delle nuove "Linee guida per la Cooperazione decentrata". Il documento che attualizza (l’ultima normativa era del 2000) la collaborazione delle Regioni e degli Enti Locali (Rel) nell’Aiuto pubblico allo sviluppo (Aps) è stato approvato durante la riunione del comitato Direzionale per la cooperazione allo sviluppo del ministero Affari esteri riunitosi lo scorso 15 marzo, il primo del 2010.

Il documento riscrive le regole alla luce delle modifiche del piano normativo, della riforma del titolo quinto della Costituzione e della Legge La Loggia (Legge 5 giugno 2003 n. 131), che ha incrementato sensibilmente le potestà delle Regioni e degli Enti Locali. Si tratta di uno sforzo fatto dalla direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs) della Farnesina per aggiornare tutta una problematica che ha registrato negli anni un forte impulso e sviluppo. Gli elementi caratteristici delle nuove Linee guida della Dgcs sulla Cooperazione Decentrata sono la valorizzazione del ruolo delle Rel nel contesto dell’aiuto pubblico allo sviluppo. Questo, però, deve rimanere all’interno del principio che le attività di cooperazione allo sviluppo sono di competenza primaria dello Stato.

In pratica, bene al lavoro delle Regioni e degli Enti Locali, purché sia coordinato e controllato dal governo e dal ministero degli Esteri. Ciò per stabilire coerenza e raccordo più adeguati tra le attività governative e le Regioni, al fine di evitare doppioni e massimizzazione la resa delle azioni. Inoltre, con il documento, l’attività delle Rel è stata inserita dentro i nuovi principi dell’efficacia dello sviluppo, fissati in ambito Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) e oggetto di esame da parte dell’Organismo che si è concluso lo scorso dicembre.

L’approvazione delle Linee guida rappresenta anche il mantenimento di un impegno preso dal governo. Il 18 dicembre 2008, infatti, il ministro degli Esteri Franco Frattini aveva promesso nell’ambito dell’intesa tra presidenza del Consiglio, Mae, Dipartimento Affari regionali (Dar) e Regioni che avrebbe messo in ordine la materia.