20 maggio 2010

La Repubblica Ceca, la Slovacchia, la Romania, la Serbia e l'Ucraina collaborano nel 'Carpathian Parks Day' iniziativa WWF con lo scopo di promuovere lo sviluppo sostenibile e la tutela della biodiversità della regione dei monti Carpazi

Fonte: WWF International Danube-Carpathian Programme

Domenica 16 maggio 2010, in circa 30 parchi naturali e nazionali appartenenti a cinque paesi della regione dei monti Carpazi, è stata celebrata per la prima volta la diversità biologica, caratteristica di questa regione europea.

Lo scopo del “Carpathian Parks Day”, organizzato per la prima volta, è quello di sensibilizzare i cittadini in merito all'importanza di queste aree protette in termini di tutela della biodiversità e dello sviluppo socio-economico sostenibile e incentivare il turismo e contribuire alla stabilità finanziaria della regione.

“Tutti i parchi che faranno parte di questa iniziativa hanno aspetti spettacolari e unici da offrire. Che si sia un fotografo, un biologo, o semplicemente un escursionista appassionato di montagna, è impossibile non notare che questi parchi sono degli autentici tesori” ha dichiarato Alina Alexa, addetta alle comunicazioni del WWF DCPO Romania/Brasov.

Tra i parchi fanno parte a questa iniziativa ci sono il Parco Nazionale del Tatra in Slovacchia, il Parco Nazionale Apuseni e Bucegi e quello di Piatra Craiului in Romania, e per concludere il Parco Nazionale di Djerdap in Serbia. La Slovacchia ha il maggior numero di parchi aderenti al progetto, con ben 17 parchi coinvolti nell'iniziativa. Il programma che che è stato seguito durante “The Carpathian Parks Day” è variato da paese a paese e da parco a parco, ma ha incluso visite guidate, attività riservate alle scuole e la pulizia dei sentieri.

“L'organizzazione di un evento di tale portata è stato un compito estremamente impegnativo in quanto i cinque paesi aderenti al progetto parlano lingue differenti e affrontano quotidianamente diverse problematiche. Nonostante le molteplici diversità, questi paesi hanno la comune fortuna di condividere un considerevole tesoro europeo: i Carpazi”, ha dichiarato Alexa.

I monti Carpazi, oltre ad essere parte della lista delle eco regioni “Global 200” del WWF, sono riconosciuti per il loro eccezionale livello di biodiversità, unico in Europa.

I Carpazi ospitano la più vasta area di foresta vergine d'Europa oltre alle più vaste aree di spiaggia montana naturale e ecosistemi di faggio-abete. Un terzo di tutte le piante vascolari d'Europa (3,988 specie) possono essere localizzate in questa regione, di cui 481 sono endemiche.

L' unicità dell'habitat offerto dalla regione dei Carpazi, nota per la sua eterogeneità, li rende un paradiso per specie universalmente a rischio come il bisonte europeo, il camoscio dei monti Tatra, e l'aquila imperiale. I Carpazi son la regione europea più vasta in grado di consentire la sopravvivenza di massicce popolazioni di carnivori. Nell'area si possono ancora trovare circa 8,000 orsi bruni, 4,000 lupi e 3,000 linci.

La regione in questione riceve circa il doppio delle precipitazioni rispetto alle aree circostanti, e queste precipitazioni alimentano il Danubio, il Vistola, il Nistro, e i loro maggiori tributari fino al Mar Nero e il Mar Baltico. Più del' 80% dalle fonti d'acqua della Romania (Danubio escluso) e il 40% dell'Ucraina vengono dai monti Carpazi.

Per di più, i Carpazi creano un 'ponte' tra le foreste del nord Europa e quelle del sud ovest. Quanto tali, i Carpazi rappresentano un corridoio di vitale importanza per la diffusione di piante e animali attraverso l'Europa.

Purtroppo però, questi tesori europei e mondiali sono a rischio per via dei drammatici cambiamenti che la regione sta attraversando affinché si possa gradualmente integrare nell'economia europea e mondiale.

Le eco regioni sono sottoposte a sondaggi e perforazioni non sostenibili del terreno, allo sfruttamento di specie di mammiferi, alla distruzione dell'habitat dovuta al cambiamento di utilizzo del terreno, alla frammentazione del territorio dovuta allo sviluppo di infrastrutture e alla distruzione dell'habitat di acqua dolce causato dalla regolamentazione delle acque e dalla protezione dalle inondazioni.

Con lo scopo di promuovere un maggiore sostegno politico verso lo sviluppo sostenibile nei Carpazi, il vertice Danubio-Carpazi organizzato dal governo rumeno e dal WWF nel 2001, ha condotto alla stesura e alla firma della Convenzione sulla Protezione e dello Sviluppo Sostenibile dei Carpazi (Carpathian Convention) nel 2003 successivamente entrata in vigore nel 2006.

La Carpathian Convention è una convenzione quadro e rappresenta il primo passo politico significativo verso l'assicurazione della protezione ambientale e sviluppo socio-economico nei monti Carpazi. La convenzione obbliga i firmatari ad aumentare l'impegno verso lo sviluppo sostenibile nei monti Carpazi attraverso una serie di attività relative al settore, come la tutela della biodiversità, dell'agricoltura, della silvicoltura, la gestione delle acque, energia e trasporto.

“Noi speriamo che il 'Carpathian Parks Day' evolva in un evento annuale e che come tale generi un senso d'identità dell'area protetta dei Carpazi”, ha dichiarato Alexa.

Come parte dell'evento, la Romania ha organizzato una mostra fotografica (paesaggistica) composta da 28 immagini rappresentanti i paesaggi delle aree protette. Le immagini forniscono al pubblico uno scorcio variopinto della natura selvaggia della regione. Le immagini focalizzano l'attenzione sui 'doni' che ci vengono regalati dalla natura: aria fresca, acqua pulita, salute, e rilassamento.

“L'aumento della sensibilizzazione aiuterà politici, azionisti, e il pubblico a comprendere meglio l'importanza delle aree protette in termini di tutela della biodiversità e dello sviluppo sostenibile”, ha dichiarato Alexa.