30 luglio 2009

L'associazione Atopos si prepara a partire per un viaggio alla scoperta dell'Europa che non c'è. Autostop creativo e performance on the road faranno da sfondo ad un viaggio che vuole scoprire, riscoprire e far scoprire i Balcani

Fonte: Associazione Atopos

Scoprire i Balcani viaggiando: è questa la filosofia di Atopos, associazione di Ancona che si è posta come obiettivo di coniugare viaggio e ricerca, per toccare con mano la realtà balcanica. L'esigenza di guardare oltre l'Adriatico si traduce con l'impresa di tre giornalisti, un cameraman e creativi da Europa e dintorni, che in viaggio attraverso Croazia, Romania, Grecia, Albania, Serbia e Montenegro, Bulgaria, Kosovo, e Bosnia cercheranno di raccogliere in un videoreportage immagini e volti di questa regione segnata da anni di conflitti.

La missione di Atopos vuole essere anche quella di girare il primo documentario italiano sulla Republika Srpska, entità serba della Bosnia Erzegovina, spesso discussa per essere stata una terra legata a nomi di personaggi controversi quali Karadzic e Biljana Plavsic, presidente della Repubblica dei serbi di Bosnia dal 1996 al 1998, attualmente detenuta in Svezia, dove sta scontando una pena in seguito ad una condanna per crimini di guerra emessa dal Tribunale penale internazionale dell'Aia.

Atopos nasce da qui, dalla volontà di offrire un modo alternativo al solito turismo di scoprire una terra e culture così vicine all'Europa, eppure così poco conosciute. Attraverso il web, l'associazione ha cercato di attirare creativi, interessati a scoprire i Balcani in un modo nuovo, che andasse oltre le categorie etniche e religiose. Le adesioni al progetto sono arrivate da ogni parte del mondo, Regno Unito, Spagna, Libano, Norvegia, Australia, a testimonianza della volontà di viaggiatori, fotografii e artisti di scoprire e far scoprire i Balcani.

Come spiega il giornalista Francesco Conte, principale fautore dell'iniziativa Adriatico mediterraneo, promossa in collaborazione col festival Adriatico mediterraneo, "si tratta di un progetto pan-adriatico, non per dividere questa sponda d'Italia da quella tirrenica, ma per far vedere che l'Italia è anche qua, dirimpettaia di realtà che si rifanno all'Italia e che ci guardano con occhi attenti". Conte inoltre aggiunge che l'associazione non ha alcuno scopo politico o ideologico, ma vuole essere "un'istanza comune di cambiamento leggero dal basso".

Il viaggio del team di Atopos, che inizierà con il mese di agosto e avrà termine l'undici settembre, potrà essere seguito giorno per giorno on line, infatti il team cercherà di documentare il viaggio direttamente sul web attraverso Youtube, Flickr, Facebook e Twitter. L'associazione fa inoltre sapere che chiunque potrà partecipare all'iniziativa, semplicemente aggiungendo la tag 'atopos' alle proprie foto, o a video e articoli.

Come si legge nel comunicato dell'associazione, dall'autostop creativo al roll painting, l'associazione vuole dimostrare che i Balcani non sono solo una terra di macerie e miseria, ma molto di più. Non resta che seguire il viaggio on the road del team di Atopos sul blog dell'associazione.