22 maggio 2006

Sta per nascere, in Regione Toscana, un "tavolo arcobaleno" dedicato alla concertazione fra i tanti soggetti toscani - pubblici, privati, del privato sociale - che si occupano di cooperazione internazionale

Fonte: Regione Toscana
Se ne è parlato giovedì 18 maggio, all'Istituto Agronomico per l'Oltremare: questa la sede scelta per ospitare la conferenza regionale sulla "governance nella cooperazione internazionale".

"Una fra le tappe più importanti - spiega l'assessore Massimo Toschi - nella strada di avvicinamento della VI conferenza regionale toscana della Cooperazione internazionale che si svolgerà a Firenze il prossimo 6 luglio".

Introdotta da Fabio Pizzanelli e Andrea De Guttry, rispettivamente dirigente del settore internazionale della Regione Toscana e vicedirettore della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, la mattina di lavoro prevede relazioni a cura delle ong e delle associazioni toscane impegnate nella cooperazione decentrata e a cura delle università nonché di Anci e Urpt.

Sono 84 i Paesi nel mondo dove sono presenti azioni di cooperazione decentrata targate Toscana e 1085 i soggetti toscani (terzo settore, enti pubblici, soggetti di varia natura) che si occupano di questi interventi; 1197, secondo una mappatura realizzata dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, i progetti promossi, il 51% dei quali si concentra su educazione e sociale. La maggior parte degli interventi esaminati (il 57%) interessa zone dell'Africa (32%) e dell'America Latina (25%) mentre il restante 43% riguarda, nell'ordine, Asia, Mediterraneo e Medio-Oriente, Europa centro-orientale, Europa sud-orientale.

Al centro dei lavori due elementi: il tavolo "arcobaleno", cioè la proposta di un tavolo regionale di cooperazione decentrata che servirà a favorire il processo di informazione e confronto; e l'agenzia regionale per la pace e la cooperazione, come soggetto pubblico di raccordo e supporto per l'intero sistema di questa cooperazione.