Rossella Vignola 5 settembre 2014

Elmar Brok, eurodeputato e presidente della Commissione esteri del PE, auspica un’azione diplomatica più forte rispetto all’instabilità nel vicinato europeo: “un conflitto con la Russia potrebbe significare una nuova guerra mondiale: a cento anni dalla Prima guerra mondiale dobbiamo evitare ogni automatismo che porti allo scontro”, ha sottolineato l'eurodeputato

Fonte: EuroparlTV

In un’intervista di mercoledì 3 settembre a cura di EuroparlTV , Elmar Brok, presidente della Commissione esteri del Parlamento europeo (PE), ha espresso profonda preoccupazione per i focolai di crisi nel vicinato europeo. “L’ Europa sta crescendo ad est”, ha detto in riferimento alla nomina del polacco Donald Tusk alla presidenza del Consiglio europeo, tuttavia, ha aggiunto, “la politica estera e di sicurezza comune non è in buono stato” e va rafforzata.

Sulla crisi in Ucraina, che sta attraversando in questi giorni una fase assai delicata, Brok ha sottolineato che la Russia non è più in partner strategico dell’Unione perché “uno stato che attacca un altro stato europeo non può essere un partner”.  Brok ha poi ricordato che ci sono già stati troppi morti in Ucraina, 2600 dall’inizio delle tensioni, secondo la stima delle Nazioni Unite e che l’impegno dell’UE deve essere più deciso.

Secondo l’eurodeputato, “un'eventuale guerra con la Russia chiamerebbe in gioco la Nato e potrebbe significare una nuova guerra mondiale: un conflitto militare con la Russia sfuggirebbe ad ogni controllo. A cento anni dalla Prima guerra mondiale dobbiamo evitare ogni automatismo che porti alla guerra. Dobbiamo fare ogni sforzo per trovare una soluzione politica e diplomatica senza intervento militare, ma ricorrendo a dure sanzioni economiche contro la Russia”, ha sostenuto Brok.

Infine, sulle sanzioni, le cui conseguenze economiche distribuite in modo diverso tra i singoli stati membri generano tensioni all’interno dell’UE, e sulla questione del gas e l’avvicinarsi dell’inverno, Brok ha voluto sottolineare che “ogni partner europeo deve rendersi conto che ci troviamo in un momento cruciale: ormai è chiaro che la Russia è entrata in Ucraina con le proprie truppe. Dobbiamo rimanere uniti per scongiurare altri problemi. Garantire la pace per noi e per i paesi vicini prevale sul resto. Per questo dobbiamo garantire la solidarietà dell’UE durante l’inverno”, ha concluso Brok.

 

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