Giornata in Memoria di Srebrenica

Appuntamento nel quindicesimo anniversario del massacro di Srebrenica

Il Parlamento europeo, nella risoluzione del gennaio 2009, considerando che l'istituzionalizzazione di un giorno del ricordo costituisce il modo migliore per pagare un tributo alle vittime dei massacri e inviare un chiaro messaggio alle generazioni future, ha stabilito che l’11 luglio di ogni anno venga dedicato al ricordo dei fatti di Srebrenica, definiti genocidio dal Tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia nell’aprile del 2004, e ha invitato gli Stati membri dell’Unione e dei Balcani Occidentali a dedicare l’11 luglio alla memoria di quanto accaduto a Srebrenica.

Srebrenica è una città della Bosnia Erzegovina dove nel luglio 1995 trovarono la morte almeno 8.500 uomini e ragazzi musulmani e da cui furono deportati circa 25.000 donne, bambini e anziani; tutto questo è accaduto nonostante la città fosse stata proclamata “zona di sicurezza” dalle Nazioni Unite, rendendo tale evento il maggior crimine di guerra perpetrato in Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale e rappresenta, secondo il Parlamento europeo, un simbolo dell'impotenza della comunità internazionale a intervenire nel conflitto e a proteggere la popolazione civile.

Per costruire un futuro di vera pace è necessaria la giustizia, continua la risoluzione del Parlamento, che chiede la massima collaborazione con il Tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia attraverso l’arresto del tuttora latitante e principale accusato di questi tragici fatti, l’ex generale Ratko Mladić, e la prosecuzione dei processi a carico dell’ex generale Radislav Krstić e di Radovan Karadžić.

L’Italia per il momento non ha ancora recepito la risoluzione del Parlamento europeo e si è tuttora in attesa della proclamazione da parte dell’Assemblea legislativa italiana dell’11 luglio nel nostro Paese come giornata in memoria delle vittime di Srebrenica. Con il grande comune fine di non dimenticare una delle pagine più terribili della storia europea della seconda metà del Novecento.

 

Intervengono:
- Tetyana Kuzyk, Consigliera Aggiunta del Comune di Roma per l’Europa dell’Est
- Enisa Bukvić, Presidente della Comunità della Bosnia Erzegovina a Roma
- Aldo Di Biagio, Parlamento della Repubblica
- Claudio Micheloni, Senato della Repubblica
- Jasna Krivošić–Prpić, Ambasciatore della Bosnia Erzegovina presso la Santa Sede

Modera:
Valentina Gentile, ricercatrice presso l’Università Luiss Guido Carli

A seguire

Letture di brani di
Luca Leone, "Srebrenica. I giorni della vergogna" a cura di Maja Ajdin
Enisa Bukvic, "Il nostro viaggio. Identità multiculturale in Bosnia Erzegovina" a cura di Nela Lucic

Proiezione tearo-documentario
Souvenir Srebrenica
di Roberta Biagiarelli e Luca Rosini

 

Conclusioni:
- Francesco De Filippo, giornalista e scrittore
- Elvira Mujčić, scrittrice
- Jan Bernas, giornalista e scrittore
- Nadan Petrović, esperto politiche di cooperazione e di migrazione
- Cristiano Di Blasi, coordinatore area formazione internazionale “Planetnoprofit”

 

INFO:

Infinito edizioni
telefono: 06 93162414
e-mail: info@infinitoedizioni.it

Comunità della Bosnia Erzegovina
e-mail: bosnausrcu@tiscali.it