Frontiere, confini, migrazioni, cittadinanze

Incontro con l'europarlamentare Cécile Kyenge, nell'ambito del percorso "Fra il non più e il non ancora"

Intervengono:
- Vincenzo Passerini, Presidente Cnca - Trentino
- Vanja Zappetti, Welcome Refugees Bolzano e Brennero
- Federico Zappini, Associazione territoriali#europei

Modera:
Simone Casalini, Caporedattore Corriere del Trentino

I fenomeni migratori (nella forma di un esodo apparentemente senza fine) hanno messo in crisi il fragile equilibrio dei confini esterni e interni di un'Europa mai come oggi divisa. Fisicamente da nuovi muri, politicamente dagli opportunismi dei singoli Stati, socialmente da un crescente deficit di fiducia e dalla strenue difesa di interessi personalissimi a scapito di atteggiamenti solidali. Frontiere e confini tornano a essere presidiati, le migrazioni vengono descritte come invasioni, viene meno ogni riflessione che ponga al centro il tema delle cittadinanze e del loro universale riconoscimento.

L'Europa boccheggia. “E’ come nuotare sott’acqua in un mare di realismo, trattenendo il respiro, ostinatamente, ancora un po’ più a lungo: semplicemente con il pericolo che il nuotatore non riemerga più.” Così scriveva nel 1921 Robert Musil in un suo libro dal titolo "L'Europa inerme".